GAVIRATE – Abbandona l’auto in viale Ticino e fugge nei boschi alla vista dei Carabinieri. Un uomo è ricercato dalle Forze dell’ordine per il furto di una Mitsubishi e per le due slot machine trovate all’interno dell’auto e trafugate poco prima in un bar di Gavirate.
La vicenda è complessa e coinvolge le provincie di Varese e Novara, il proprietario di un’auto, il titolare di un bar e i Carabinieri della Radio Mobile. Storie che si intrecciano anche se apparentemente non hanno nulla in comune.
Per il proprietario di una Mitsubishi tutto ha inizio alle tre del mattino di lunedì a Cerano, in provincia di Novara, quando gli viene rubata l’auto. Per il titolare di un bar di Gavirate invece, l’incubo inizia poche ore dopo, intono alle 5 del mattino, quando si accorge che i ladri sono entrati nel suo locale e hanno portato via l’incasso e due slot machine. Scatta subito la chiamata ai Carabinieri che vengono avvisati del furto di un’auto bianca sospetta, che è stata vista allontanarsi a gran velocità nei pressi del bar.
Gli agenti del Radio Mobile partono quindi per recarsi sul posto e all’altezza di Viale Ticino, incrociano un auto compatibile con quella appena segnalata. Neanche il tempo di rendersene conto e la macchina inchioda improvvisamente, l’uomo al volante scende e scappa in direzione dei boschi facendo perdere le sue tracce. Ed è qui le vicende delle due province si incrociano, per rivelarsi degne di un film d’azione. L’uomo fuggiva a bordo della Mitsubishi rubata nella notte a Novara e nel bagagliaio aveva le due slot machine trafugate poco prima dal bar di Gavirate.
I carabinieri sono ora sulle sue tracce e su quelle di eventuali complici. L’uomo non può aver fatto tutto da solo, considerando anche solo il peso delle due macchinette da caricare in auto. Potrebbe essere stato aiutato da una o più persone che potrebbero essersi poi allontanate senza dare nell’occhio, con un’auto così detta “staffetta”. Sono in corso le indagini per tentare di identificarlo e cercare di ricostruire i momenti precedenti la fuga, anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza. Intanto la refurtiva recuperata è stata restituita ai proprietari.