VARESE Un self made man, passato dalla fabbrichetta di fornelli per gli sfollati nel dopoguerra al laboratorio che produsse l’elettrodomestico del boom, il frigorifero, con la 600 e la Vespa icona del miracolo italiano.
Il Cumenda Giovanni Borghi «simbolo della più felice stagione dell’imprenditoria italiana» secondo Gianni Agnelli, rivive nella fiction Rai Mr Ignis, sul set a Belgrado dal 27 agosto, con Lorenzo Flaherty nei panni del protagonista, Luciano Mannuzzi alla regia, Renzo Martinelli produttore.
Ispirata all’omonimo libro del giornalista varesino Gianni Spartà, edito da Mondadori, la miniserie «racconta in due puntate la storia avvincente di un genio dell’industria italiana e insieme offre uno spaccato dell’Italia negli anni del dopoguerra e del boom», sottolinea Flaherty. «In un momento così difficile, in cui probabilmente l’imprenditoria italiana ha perso i suoi punti di riferimento, Borghi può rappresentare un modello positivo, un messaggio di fiducia nel lavoro in generale».
Formidabile innovatore, capace di creare dal nulla un impero degli elettrodomestici, oggi passato agli americani della Whirlpool, Mr Ignis fu «il primo a intuire che l’uso del gas in cucina avrebbe rivoluzionato la vita degli italiani, ma anche a lanciare la comunicazione industriale mediata dallo sport, esempio che ha fatto poi proseliti, dallo stesso Berlusconi a Moratti a De Laurentiis», fa notare Flaherty. Borghi fu infatti anche patron di pugili come Mazzinghi, di ciclisti come Maspes e Poblet, di calciatori come Anastasi, di giocatori di pallacanestro come Meneghin, Ossola, Raga, negli anni d’oro della Ignis Varese che nel basket vinceva tutto. Un’epopea che la sceneggiatura, curata da Renzo Martinelli con Mauro Caporiccio e Eleonora Martinelli, prova a restituire senza dimenticare la vita privata di Borghi: nella fiction Anna Valle darà il volto a Maria, moglie dell’imprenditore, mentre Massimo Dapporto sarà Guido Borghi, il padre.
e.marletta
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