Primo confronto in tv fra i candidati, scintille su trasporto pubblico e sanità

Accuse e fair play fra Moratti, Majorino, Fontana e Ghidorzi.

MILANO – Fair play ma anche qualche stoccata nel primo faccia a faccia fra tutti e quattro i candidati presidente della Regione che si sono trovati alla tribuna elettorale organizzata dal TgR Lombardia, dove sanità, trasporto pubblico e casa sono stati fra i temi più caldi.

Letizia Moratti, ex vicepresidente della Lombardia ora candidata della lista civica a suo nome e Terzo Polo, ha iniziato rivendicando di aver portato avanti la campagna vaccinale cambiando la centrale di prenotazioni “che prima mandava a vaccinarsi a 100 km”.

E il governatore uscente Attilio Fontana le ha replicato sottolineando “la grande campagna vaccini grazie a Guido Bertolaso”, all’epoca responsabile della campagna ed ora assessore al Welfare al posto di Moratti.

Per il trasporto pubblico “sul piano economico è in accettabile che tutto ciò che si fa è aumentare il prezzo dei biglietti – ha commentato Mara Ghidorzi, candidata di Unione popolare -, vanno resi gratuiti i mezzi per gli studenti e abbonamenti annuali devono essere realmente convenienti come succede in altre realtà europee”. Mentre secondo il candidato di centrosinistra e M5S Pierfrancesco Majorino “serve non solo ribaltare la gestione di Trenord ma anche intervenire sui grandi temi infrastrutturali,

ci sono dei territori scollegati. Regione non ha fatto niente in questi anni”. E Fontana ha replicato che la Regione ha acquistato i nuovi treni ma il problema sono le linee. “Se non si è intervenuti sul ferro è perché Rfi, che è una società che fa riferimento a Ferrovie dello Stato, non è intervenuta. La rete appartiene a Rfi quindi si dovrebbe vergognare – ha detto il governatore all’eurodeputato Pd – che i suoi governi negli ultimi dieci anni non hanno fatto fare un metro quadrato di ferro”.