Pro, il suicidio perfetto Da 2-0 a 2-3 con l’ultima

: Feola, Andreoni, Nossa, Polverini (41’ st De Biasi), Mignanelli, Bruccini, Gabbianelli (19’ Tonon), Casiraghi, Giannone, Serafini, Mella (12’ st Siega). (De Tommaso, Spanò, Giorno, Moscati). All. Colombo.

: Facchin, Zanini, Reato, Rinaldi, Sorbo, Redaelli, Arrigoni, Manzoni, Carraro (1’ st. Bracchi), Speziale. (12’ st Checchi), Romero (Rossi, Ungaro, Calvettti, Degeri, Putignano). All. Veronese.

: Proietti di Terni

: 31’ pt Polverini (PP), 5’ st Giannone (PP) , 32’ Checchi (P), 39’ Bracchi (P), 48’ Manzoni (P)

: ammoniti Feola (PP), Manzoni (P), Reato (P) Angoli 2-4

Incredibile allo Speroni: la Pro Patria perde in casa 3-2 con il Pavia ultimo in classifica, facendosi rimontare due gol di vantaggio. Una sconfitta assolutamente inaspettata e che lascia di stucco il pubblico dello Speroni. Gli ospiti avevano finora vinto una sola partita in questo campionato. I biancoblù pagano a caro prezzo una serie di indecisioni difensive nel finale di partita.

La partita. L’iniziale supremazia territoriale dei tigrotti si concretizza al 31’: Bruccini batte una punizione dalla sinistra, la difesa pavese resta immobile e Polverini di testa insacca, festeggiando così nel migliore dei modi la sua centesima presenza in maglia biancoblù. La reazione del Pavia è impalpabile e la prima frazione si conclude sull’1-0.

In avvio di ripresa gli ospiti hanno subito una colossale occasione per pareggiare, ma Manzoni, presentatosi da solo davanti a Feola su imbeccata di Arrigoni, calcia fuori. Gol sbagliato, gol subìto: al 6’ Giannone dribbla un paio di uomini e trafigge Facchin con un secco sinistro. Sembra fatta, ma il Pavia è tutt’altro che morto. Al 19’ Romero grazia Feola, colpendo la traversa da due passi. Al 32’ lo stesso Romero crossa da destro per Checchi che a porta vuota riapre la partita. Ormai il Pavia ci crede, mentre la Pro Patria va in sofferenza e al 39’ agguanta il pari con Bracchi. Non è finita. Nell’ultimo dei tre minuti di recupero Manzoni di testa anticipa Feola e firma il sorpasso pavese. C’è tempo solo il triplice fischio finale di Proietti e per l’incredulità del pubblico bustocco.

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