Pro, oggi ti servirà un’impresa

Stasera al “Fortunati” di Pavia i Tigrotti scendono in campo per il recupero della prima giornata Una sfida difficile: ma a fianco della squadra di Oliva si schierano le donne della tifoseria biancoblù

L’obiettivo realistico è quello di limitare i danni. Ma grazie al cielo il calcio è imprevedibile. Pavia-Pro Patria (in campo stasera alle 20.30 al “Fortunati”, arbitro Detta di Mantova), recupero della prima giornata, è sulla carta un match dal pronostico chiuso.

Troppo ampio, in questo momento, il divario tecnico e atletico che separa gli azzurri di Marcolini dai tigrotti di Oliva, reduci dall’impietoso 0-5 rimediato sabato all’esordio in campionato con la FeralpiSalò. Da una parte un gruppo già formato, attrezzato per salire in Serie B, e zeppo di elementi di qualità (solo per citarne alcuni: Ferretti, La Camera, Cesarini, quest’ultimo uno dei giocatori più forti dell’intera Lega Pro); dall’altra una squadra ancora in divenire, a corto di preparazione (il primo allenamento si è svolto una decina di giorni fa), bisognosa di due o tre innesti di spessore che la rendano competitiva per la salvezza. Tutto, insomma, lascia pensare che quella di oggi possa essere una serata di grande sofferenza per i tigrotti. Per fortuna, però, proprio un grande pavese come Gianni Brera ci ha insegnato che Eupalla, la dea del calcio, è imprevedibile e capricciosa. E a volte sovverte i pronostici.

Se lo augura la Pro Patria, che certo non si presenta al “Fortunati” con l’intenzione di porgere l’altra guancia, dopo i cinque schiaffi rimediati sabato. Mister Oliva recupera sulla fascia sinistra un gladiatore come Marco Taino, ma deve rinunciare ai centrocampisti Mirko Bigazzi e Gianmarco Cavalieri, che si sono entrambi infortunati durante il match con la Feralpi. Se il problema alla caviglia di Cavalieri non sembra particolarmente preoccupante (il giocatore parmense potrebbe recuperare per la partita di sabato con l’Albinoleffe), più complesso sembra l’infortunio al ginocchio di Bigazzi,

che giovedì sosterrà una risonanza magnetica. Per il centrocampista toscano si teme almeno un mese di stop. Oliva scioglierà gli ultimi dubbi di formazione stamattina, al termine della rifinitura allo “Speroni”. L’undici anti-Pavia non dovrebbe essere rivoluzionato rispetto a quello di sabato, salvo appunto il ritorno di Taino (al posto di Regno), e i sicuri forfait di Cavalieri e Bigazzi, che potrebbero essere sostituiti da Margaglio (che agirebbe sulla fascia destra) e Douglas, con Degeri interno di centrocampo. Davanti si va verso la conferma della coppia Montini-Filomeno.

Ieri si è allenato col gruppo (sotto gli occhi di Fulvio Collovati) anche l’attaccante Cristian Spampatti, classe 1989, 185 cm di altezza: lo svincolato ex Renate e Tritium dovrebbe essere a disposizione di Oliva dalla partita di sabato a Bergamo contro l’Albinoleffe (inizio ore 17.30, arbitro Silvia Tea Spinelli di Terni). Sempre nelle prossime ore è atteso l’arrivo del 38enne portiere Nicolas Bremec, anche lui svincolato (ma stasera tra i pali ci sarà ancora il giovane La Gorga). Ancora non convocato l’attaccante Emanuele Marra per il quale sussistono problemi di tesseramento. Nel Pavia l’unico sicuro assente è lo squalificato difensore Dario Biasi, espulso sabato sera nel match vinto 2-1 dagli azzurri sul Südtirol. Nelle due precedenti gare mister Marcolini ha schierato i suoi uomini con un 3-5-2, modulo che salvo sorprese sarà riproposto stasera (in avanti ballottaggio Mattia Marchi-Del Sante a fianco di Cesarini). Pavia che saluta l’ingresso in società del 74enne Nedo Sonetti, che ricoprirà il ruolo di consulente tecnico.

Al “Fortunati” i tigrotti saranno seguiti da almeno una cinquantina di tifosi, che raggiungeranno Pavia con i propri mezzi.
Tifosi e tifose, per la precisione. Già, perché le esponenti dell’”altra metà del cielo” al seguito dei tigrotti formano ormai un nucleo piuttosto nutrito e agguerrito.
Sono state proprio loro, le quote rosa dello “Speroni”, a lanciare sui social network e sui siti di riferimento del tifo biancoblù il “Decalogo delle donne tigrotte”, il cui primo comandamento non poteva che essere “La Pro Patria è donna”.
Dieci buoni motivi per invitare le donne tigrotte ad abbonarsi. Anche perché (decimo “comandamento”) “la Pro Patria è stata salvata dalla TESTA…rdaggine di una donna”.