Tutte le strade portano ad Alberto Colombo. Tutti gli indizi sono per l’allenatore della Berretti tigrotta come mister della prima squadra nella stagione che sta per cominciare.
Il più evidente è arrivato da , quando ha parlato di «possibili effetti speciali che potrebbero stupirvi», in risposta alla domanda sul neo tecnico. E soprattutto da quei silenzi dello stesso Vavassori e del direttore generale al solo udire il nome di Alberto Colombo.
Manca l’ufficialità anche se il dg fa muro («Non c’è nulla di scontato»): Colombo è comunque il papabile, pur lasciando Ferrara aperta la possibilità che possa «arrivare un giovane che ha allenato una Primavera». Parole che assomigliano a una cortina fumogena.
È tradizione in via Cà Bianca non esporsi fino a quando non è tutto nero su bianco. E questo avverrà nella giornata di giovedì, come ha annunciato domenica lo stesso Ferrara. Nel fine settimana sono già previsti i test atletici e nei primissimi giorni della prossima la squadra partirà per il ritiro di Arona per gli allenamenti al campo sportivo di Meina. Non resta dunque molto tempo per decidere quale sarà il terzo trainer dell’era Vavassori-Ferrara.
Classe ’74, Colombo è arrivato alla Pro Patria lo scorso anno con il compito di allenare la Berretti che era stata nelle mani di , fratello di , finito all’Inter come allenatore della stessa squadra, arrivata alla finale scudetto persa con l’Atalanta allenata dallo Zio . Colombo ha conquistato il quinto posto, ma al tecnico lecchese si chiedeva anche la crescita di alcuni giocatori che avrebbero potuto trovare sbocco in prima squadra. Il centrocampista e l’attaccante saranno aggregati, quest’anno, alla Pro che giocherà in Prima Divisione.
Colombo ha un passato come calciatore nel Como, nel Lecco, nel Monza e anche nell’Albinoleffe, sempre fra serie C e B. Problemi tendinei lo hanno costretto a togliersi gli scarpini a 34 anni. Poi la trafila da mister nelle giovanili di Lecco e Renate con una piccola parentesi di secondo allenatore dei blucelesti.
Di Colombo si era parlato sul finire della passata stagione come possibile secondo di nell’eventualità che l’ex Fiorentina fosse rimasto alla guida della Pro Patria. Gli eventi sono andati in ben altra direzione con un fine primavera e un inizio estate contrappuntati dai tormenti.
La scelta di Colombo, se sarà davvero il lecchese il prescelto, va nel solco tracciato due anni fa quando venne promosso dalla Berretti in prima squadra. Una decisione presa tra lo scetticismo che si rivelò fortunata con il primato di punti sul campo. Un risultato che permise a Cusatis di trovare l’opportunità di allenare l’Alessandria, anche se l’esperienza non si rivelò fortunata con l’esonero. Per la cronaca, Cusatis fa parte dello staff di Sannino, neo allenatore del Chievo in serie A.
È anche tempo di mercato e non è da escludere che in settimana ci possano essere novità. Ferrara sarà operativo da questa mattina dopo il viaggio di ieri a Roma per la consegna delle fidejussione presso la Covisoc.
La presentazione della garanzia da 600mila euro sana l’iscrizione rimasta in sospeso lo scorso 30 giugno, quando sarebbe spettato alla cordata orobica-milanese farsi garante di quella cifra. Constatato che l’impegno dei compratori era pura fantasia, ci ha pensato patron Vavassori. Ora che la macchina ha la benzina non resta che girare la chiavetta e correre.
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