Pro Patria, speranze in bilico tra riammissione e ripescaggio

La Pro Patria potrebbe restare in Serie C attraverso due possibili strade: la riammissione diretta o il ripescaggio. La prima è certamente la più auspicata, anche per ragioni economiche, e tutto dovrebbe decidersi il prossimo 6 giugno, quando la situazione delle iscrizioni sarà più chiara.

Nel caso di riammissione, la società bustocca manterrebbe il suo posto in Serie C senza necessità di ulteriori oneri o attese. Se invece dovesse passare per la strada del ripescaggio, la situazione si complicherebbe: la Pro Patria sarebbe terza in graduatoria, dietro all’Inter B (in pole position) e al Ravenna (miglior classificata tra le squadre di Serie D). Subito dopo arriverebbero i bustocchi, prima tra le retrocesse, seguiti dal Milan Futuro.

Lucchese e Triestina: possibili incastri

Per aprire uno spiraglio nella via del ripescaggio, sarebbero necessarie almeno tre esclusioni tra le aventi diritto, oltre a un esborso di almeno 300.000 euro, cifra non banale per una società di Serie C.

Ma a Busto si guarda con interesse soprattutto alla situazione della Lucchese, che versa in gravi difficoltà finanziarie, con milioni di debiti e 14 punti di penalizzazione già comminati per il prossimo campionato. La partecipazione stessa della squadra toscana alla prossima stagione appare incerta.

Anche la Triestina, avversaria della Pro Patria nel girone A, è finita sotto i riflettori: il tribunale federale ha inflitto alla società friulana una penalizzazione di 9 punti, che peserà sin dall’inizio del prossimo torneo.

A Trieste e a Busto Arsizio c’è da anni un gemellaggio tra tifoserie. E proprio in un momento così delicato, i destini delle due squadre sembrano incrociarsi sotto il peso di difficoltà diverse, ma simili per portata.

Nel frattempo, la Pro Patria resta alla finestra, mantenendo un profilo basso ma con la convinzione che la riserve sulla Lucchese potrebbero spalancare la porta a un ritorno in Serie C senza passare dal ripescaggio.