Processo ai tre carabinieri accusati di tentato omicidio: due ai domiciliari, uno resta in cella

La prossima udienza è fissata per il 25 giugno: si discuteranno i riti abbreviati richiesti dagli imputati, i patteggiamenti concordati con la Procura e la posizione della donna che ha optato per il rito ordinario (foto d'archivio)

VARESE – Novità importanti sul fronte giudiziario a Varese, dove tre militari del Comando provinciale dei carabinieri sono imputati in un procedimento che li vede accusati, a vario titolo, di reati gravi come tentato omicidio, rapina aggravata e sequestro di persona.

Nella giornata di lunedì, il giudice per l’udienza preliminare ha disposto un’attenuazione delle misure cautelari per due dei tre imputati, sostituendo la custodia in carcere con gli arresti domiciliari. I due militari coinvolti sono accusati rispettivamente uno del tentato omicidio, l’altro della rapina aggravata ai danni di un pusher marocchino, aggredito e ferito gravemente all’inizio di luglio 2024 in località Fondocampagna, a Castiglione Olona.

Il terzo carabiniere, indicato come colui che avrebbe inferto le coltellate che hanno quasi ucciso la vittima, resta invece detenuto in carcere. Su di lui pendono le accuse più pesanti, compreso il sequestro di persona.

Nel procedimento figurano anche altre due persone: lo stesso spacciatore ferito, ora imputato per detenzione di droga a fini di spaccio, e una conoscente dell’uomo, accusata di favoreggiamento personale.

La prossima udienza è fissata per il 25 giugno: si discuteranno i riti abbreviati richiesti dagli imputati, i patteggiamenti concordati con la Procura e la posizione della donna che ha optato per il rito ordinario.