Processo all’ex sindaco Fumagalli Domani le richieste di condanna

VARESE – Ex sindaco a processo: domani la requisitoria del pubblico ministero Agostino Abate. L’ex primo cittadino di Varese Aldo Fumagalli (eletto per due mandati alla guida della città) domani mattina saprà infine a quanto la pubblica accusa lo vorrebbe condannato se riconosciuto colpevole dei quattro capi di imputazione contestati.

Nell’ordine le contestazioni comprendono due episodi di peculato e altrettanti di concussione. Secondo l’accusa l’ex primo cittadino avrebbe utilizzato le auto blu istituzionali per compiere “viaggi di piacere” in compagnia di giovani amiche straniere. Inoltre avrebbe sistemato gratuitamente alcune delle suddette amiche negli alloggi della casa per emergenze familiari di via Vetta d’Italia (la struttura era in gestione al Comune) quando queste erano totalmente sprovviste dei requisiti necessari per accedere alla struttura.

Le accuse di concussione, invece, gravitano tutte intorno alla cooperativa Sette Laghi appaltatrice del servizio di pulizia delle strutture municipali; abusando della sua posizione amministrativa Fumagalli per il pubblico ministero avrebbe tentato di costringere la titolare della coop ad assumere tre ragazze straniere di cui una non in regola con il permesso di soggiorno costringendo la stessa titolare a concedere in uso gratuito un appartamento di proprietà sempre alle presunte amiche straniere del primo cittadino.

Il 26 giugno 2012, data in cui tutti erano pronti per la discussione e la sentenza del processo, Fumagalli gelò l’aula presentando un ricorso in Cassazuione per «legittimo sospetto» con richiesta di spostamento del procedimento ad altro tribunale. Secondo Fumagalli Varese aveva sviluppato un clima talmente ostile nei suoi confronti da non permettere ai giudici di giudicare il suo caso con la serenità necessaria. Il ricorso aveva bloccato il processo congelando i tempi di prescrizione dei reati. La Massima Corte ha rigettato la richiesta dell’ex sindaco: domani, quindi, si entrerà nel vivo della discussione del processo e il pm formulerà le richieste di condanna.
S. Car.

b.melazzini

© riproduzione riservata