Processo sulla prostituzione Chiamati 70 testimoni

Un elenco testi che conta 70 nominativi: quasi tutte giovani prostitute pronte a testimoniare contro titolari di night club e carabinieri disposti a chiudere un occhio sugli illeciti commessi nei locali in cambio di prestazioni hot.

In aula questa mattina il processo Blue Night dal nome dell’operazione che nel novembre 2005 scuarciò un velo sulle notti del vizio a Varese portando alla chiusura di quattro club e 17 imputati davanti ai giudici di Varese. Tra gli indagati anche sette carabinieri all’epoca dei fatti in forza alle compagnie di Varese e Luino e due agenti della polizia penitenziaria.

Con loro anche i titolari dei locali oltre agli “impresari” che portavano le giovani prostitute, tutte originarie dell’Est Europa e di età compresa tra i 20 e i 35 anni, che si prostituivano nei locali con rotazione quindicinale. Il blitz, eseguito dalla polizia di stato, portò la procura ad ascoltare 140 persone tra prostitute, 70 le ragazze esaminate, e clienti abituali dei night.

E proprio le parole delle ragazze incastrrano anche gli esponenti delle forze dell’ordine, frequentatori dei night che avrebbero chiuso un occhio su quanto accadeva nei club in cambio di sesso e champagne. Si torna in aula ad ottobre con i primi testi.

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