«In 127 in sette appartamenti». I residenti di via dei Mille denunciano il caso dei profughi in diretta tv su Retequattro. Ma la Lega di lotta e di governo che protesta in piazza finisce nel mirino: «Pura strumentalizzazione elettorale» per il capogruppo del Pd . Diventa un caso nazionale la vicenda dei richiedenti asilo ospitati nella palazzina dell’ex Cral Enel di via dei Mille.
Ad accendere i riflettori è la trasmissione Mediaset condotta da “Dalla vostra parte”, che in diretta da piazza Plebiscito mette nel mirino la gestione dei profughi in città.
In prima linea c’è anche il vicesindaco leghista : «La prefettura, senza avvisarci, ci ha mandato qui 127 profughi, ma io li definirei immigrati clandestini, che lo Stato mantiene mentre i nostri pensionati vanno a raccogliere la verdura nei cassonetti dei supermercati».
Reguzzoni se la prende anche con la cooperativa che gestisce la struttura, l’azienda agricola di : «Accolgono 376 profughi in tutta la provincia, per cinque milioni di euro l’anno».
I richiedenti asilo, aggiungono i capifamiglia residenti nella palazzina di via dei Mille, «sono 127 in sette appartamenti dotati di un solo bagno ciascuno». Insomma, così non va, anche se da Palazzo Gilardoni l’assessore conferma che a Busto «sono stati fatti tutti i controlli del caso» e la situazione è stata ritenuta regolare dalle autorità.
Ma questa Lega di lotta e di governo fa discutere. «Meglio tardi che mai – afferma il segretario cittadino dell’Udc – sono contento che gli amici leghisti si uniscano adesso ad un argomento che da mesi cerco di portare all’attenzione della politica cittadina. Sarebbe opportuno un confronto serio, con una richiesta trasversale di chiarezza».Iadonisi ribadisce infatti che «la situazione è discutibile e meriterebbe maggiore trasparenza: se qualunque cittadino ospita 127 persone in sette appartamenti si trova la
casa sigillata».All’attacco il Pd: «Una strumentalizzazione sulla pelle di poveri diavoli – bolla la protesta leghista il capogruppo Walter Picco Bellazzi – A dieci mesi dall’arrivo dei profughi nella città che governano loro, i padani si svegliano e fanno i duri e puri. Ma è solo l’effetto dell’avvicinarsi del periodo elettorale: devono adeguarsi alla linea salviniana, facendo leva sulla paura anche se in via dei Mille non è mai successo niente. Ma la loro credibilità ormai è scaduta».
Il coordinatore di Fratelli d’Italia afferma: «Gioisco per il sussulto del sindaco. Avevo previsto ad agosto che i profughi sarebbero scappati».