Profughi: terzo giorno di proteste

Uno striscione sintetizza le richieste dei richiedenti asilo: «Due anni e niente documenti»

Terzo giorno di protesta dei profughi a Busto Arsizio: la struttura di via Dei Mille sta diventando sempre più una “polveriera”, anche se per fortuna la protesta continua ad avere una natura non violenta.

Ieri mattina, per il terzo giorno consecutivo, Busto Arsizio ha subito la protesta di chi sta richiedendo asilo (mercoledì è stato il turno dei profughi di Samarate arrivati in via Dei Mille in bicicletta, giovedì è iniziata la manifestazione di dissenso dei “colleghi” di Busto che hanno proseguito anche nella giornata di ieri). Ieri è stato il giorno degli striscioni: in particolare ne è stato affisso uno piuttosto eloquente, che sintetizza buona parte dei motivi che stanno alla base dell’insoddisfazione, «Due anni e niente documenti». Gli ospiti della struttura di via Dei Mille hanno occupato il cortiletto negando l’accesso all’edificio agli estranei, compresi i coordinatori della cooperativa che gestiscono gli spazi e gli ospiti. Non ci sono stati momenti di particolare tensione. I richiedenti asilo hanno disposto una serie di bancali bloccando l’ingresso al cortile di accesso. Hanno riempito l’area esterna di sedie, occupandole. Lo striscione che campeggiava davanti all’edificio è stato notato dai passanti, ormai abituati alle proteste dei migranti, che ancora una volta si sono lamentati delle condizioni di vita all’interno della struttura di via Dei Mille. Un problema sollevato anche nelle ultime ore, ma evidentemente le rassicurazioni ricevute nei giorni scorsi dalle istituzioni non sono state sufficienti a calmare gli animi.

Il quadro è sempre più complicato: da una parte le condizioni di convivenza all’interno della struttura di via Dei Mille, dall’altra parte c’è forse la questione più importante, e cioè i tempi lunghi per arrivare a sbloccare l’iter che dovrà dare o meno il via libera allo status di rifugiato politico. Stamattina è in programma un importante incontro in Comune a Busto Arsizio, nel quale il sindaco incontrerà delle delegazioni di migranti per affrontare con loro le problematiche che in questi giorni stanno emergendo a raffica.

Il sindaco vuole vederci chiaro, tanto che all’incontro dovrebbe essere presente anche il capo della cooperativa che li gestisce. L’auspicio è che il dialogo porti a una schiarita definitiva che metta tutti d’accordo.