Profumo gate, testimoni, filmati e precedenti: Fassino ha davvero compiuto una serie di furti?

Il caso del duty free shop dell'aeroporto di Fiumicino. Le accuse mosse al deputato del Pd sarebbero sostenute dalle testimonianze di più persone e suffragate dalle immagini della videosorveglianza. Ecco la ricostruzione

ROMA – L’informativa della Polaria sulla vicenda avvenuta il 15 aprile scorso nel duty free del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino, che vede coinvolto il deputato del Pd Piero Fassino, è ora all’attenzione dei pm della procura di Civitavecchia. Gli agenti nei giorni scorsi hanno acquisito un video delle telecamere di videosorveglianza e hanno già ascoltato gli addetti alla sicurezza e i dipendenti dell’esercizio commerciale dove si è verificato il presunto furto di una confezione di profumo. Gli elementi acquisiti nell’informativa, in cui si ipotizza il furto, verranno ora valutati dai magistrati che decideranno se svolgere ulteriori approfondimenti.

Quello che è certo è che la posizione dell’ex sindaco di Torino si sta complicando sempre di più.

Sei testimoni sono sicuri e concordi nell’indicarlo come l’autore del furto di una boccetta di Chance (Chanel) nel negozio dello scalo romano. E si rafforza il sospetto che il parlamentare dem sia recidivo in quanto protagonista di una serie di altri episodi nell’ultimo mese, sempre relativi alla sottrazione illecita di profumi.

Chanel Chance Eau Vive 100ml Edt Spray

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’ex ministro della Giustizia sarebbe stato sorpreso una prima volta a dileguarsi senza fermarsi alle casse, mentre attendeva un volo per Strasburgo. In quel caso, immortalato dalle telecamere di sorveglianza, gli addetti alla sicurezza lo avrebbero fermato e lui, di fronte alla mala parata, avrebbe poi saldato il dovuto.

Pochi giorni dopo stessa scena, ma in quel caso il personale aveva deciso di non intervenire. Quindi l’ultimo caso, questa volta Fassino sarebbe stato filmato mentre si intascava l’essenza Chanel (da 130 euro, con lo sconto). Il politico Pd ha dichiarato di avere avuto le mani impegnate e per tale ragione di aver infilato il profumo nella giacca. Circostanza che sarebbe smentita dalle immagini.

La difesa dell’onorevole Fassino sta lavorando per fornire una sua versione dei fatti volta a scagionarlo dalle accuse che gli sono state rivolte. Un’impresa non semplice per un caso che lascia l’opinione pubblica perplessa e incredula, al di là delle simpatie e le antipatie politiche per il deputato dem.