Franco Colombo è presidente di Confapi (Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata) a Varese e in Lombardia. Imprenditore molto noto in provincia, da questa stagione ha scoperto la passione per i colori biancorossi e allo stadio è famoso per avere sempre una percezione infallibile: quando tira fuori dalla tasca il telefonino per inquadrare il campo, regolarmente i ragazzi di Giuliano Melosi segnano.
La storia è nata per caso. Vi ricordate la prima partita ufficiale dei biancorossi, l’estate scorsa? Io non me la sarei mai potuta perdere: era quella di Coppa Italia con il Tradate al Franco Ossola. Il momento era dunque storico e andava immortalato in qualche modo. Ho preso in mano il telefonino per filmare l’atmosfera splendida di quella sera e… pam! Il Varese ha segnato. Da quella volta s’è avviata una felice tradizione. Ma ad aiutare le mie percezioni sono proprio i giocatori. Tutti possono sapere il momento giusto per gridare gol.
La squadra, fra le tante peculiarità, ha anche quella di essere spietata sui calci da fermo. Ogni azione nell’area avversaria è più pericolosa se nasce dai cross dopo una punizione o un angolo. Poi, quando c’è un attaccante come Carmine Marrazzo in agguato, tutto diventa più semplice. Il suo primo gol di domenica scorsa contro l’Accademia Pavese è nato appunto da uno schema su una punizione dal limite. Insomma, è il Varese a farti vedere quando il gol è maturo: se poi si guardano le statistiche, allora capiamo come nel secondo tempo i biancorossi riescano quasi sempre a infilzare gli avversari, dopo che questi hanno tentato di reggere il più possibile nella prima parte della gara. Alla lunga emerge la forza e la freschezza fisica degli uomini di Melosi.