È avvenuta ieri mattina la sanificazione della casa di Stefano Castagnetti di Al Gerett alla Schiranna. La sanificazione è stata offerta dalla ditta Pellegrini che è scesa in campo per aiutare Castagnetti, a cui sono stati sequestrati i sui 50 cani il 6 luglio scorso, e che da quel giorno non si dà pace.
Gli operai sono entrati in azione alle 9 del mattino. I prodotti hanno dovuto agire per alcune ore per uccidere la guardia, il parassita intestinale trovato nella casa. In serata le stanze erano di nuovo agibili.
Adesso mancano i mobili (quelli esistenti sono stati tutti buttati via).
Ma soprattutto mancano i cani. «Non so ancora quanti me ne daranno – dice Castagnetti – Sto aspettando con ansia di poterli riabbracciare. Spero che settimana prossima si muova qualcosa». I venti cani che erano rimasti alla Schiranna sono stati trasferiti a Luino, in un allevamento. Tra questi cani c’è anche Cioccolatina.
Una cagnolina bianca, nera e marrone – disabile – che ha una zampetta che sfrega per terra. Castagnetti l’ha fatta arrivare da Vasto dopo che era stata travolta da un’auto e l’ha fatto operare a Varese nel 2010, a sue spese con l’aiuto di benefattori.
«Speravo che Cioccolatina finisse al rifugio Rex con Tina, la cagnolina cieca – dice Castagnetti – Ma le autorità hanno deciso diversamente. I gestori della struttura di Luino seguono delle regole molto ferree e non mi hanno fatto neppure entrare nelle gabbie e prendere in braccio i cani».
«Avevo portato con me anche delle garze e il Cicatrene per medicare la zampa di Cioccolatina che, sfregando per terra, ha sempre bisogno di cure. Ma sono dovuto tornare indietro con tutto il mio armamentario. Non posso più tornare a Luino perché è stato straziante». Se per Castagnetti è stato difficile andare a Luino, per i suoi cani è stato ancora peggio.
Castagnetti ha girato con il telefonino un video a Cioccolatina che ulula disperata dietro alle sbarre. Quel video – postato su Facebook – ha raccolto più di 50 condivisioni in poche ore. «Fa male sapere che quella cagnolina disabile che stava sempre con me ora deve stare rinchiusa in gabbia».
«Noi umani sappiamo quello che è successo, ma lei si sentirà abbandonata e non si merita di pagare il prezzo di tutto questo» commenta Castagnetti che vuole precisare che non ha nulla da lamentare sulle condizioni della struttura di Luino e sulla competenza di chi la gestisce.
«Ma la settimana prossima chiederò al giudice di poterla dare in adozione a una volontaria, che è una mia cara amica e che mi ha aiutato anche economicamente in questi giorni per far fronte alle spese».
Nelle settimane di sequestro, dal cancello elettrico della casa di via Al Gerett sono stati trafugati i motori elettrici: un danno.
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