Pugilato, evento storico a Busto: arriva il torneo di qualificazione olimpica con 500 atleti

Appuntamento dal 4 all'11 marzo all'e-Work Arena. Quattro moschettieri della boxe azzurra hanno già ottenuto i pass per i Giochi di Parigi della prossima estate. Il il direttore tecnico Renzini: "Contiamo di qualificarne altrettanti". I campioni Maurizio Stecca, Patrizio Oliva, Francesco Damiani e Clemente Russo, Alessandro Duran e Giacobbe Fragomeni arruolati come ambassador

BUSTO ARSIZIO – Mai, a parte l’Olimpiade di Roma 1960 che incoronò Cassius Clay e Nino Benvenuti, in Italia, si era tenuto un evento pugilistico di questa portata. La lacuna verrà colmata dal 4 all’11 marzo 2024 a Busto Arsizio con il torneo di qualificazione olimpica: 500 atleti che si sfideranno sul quadrato della e-Work Arena, davanti ai 15mila spettatori attesi sugli 8 giorni di gara. Il primo round dell’evento è stata la presentazione milanese, alla Torre Allianz, nella mattinata di oggi.

Davanti 5 medaglie olimpiche del passato, ma anche 4 potenziali atleti da podio a Parigi 2024: Irma Testa (atleta olimpica di Rio e bronzo a Tokyo) e Giordana Sorrentino (sul ring dei Giochi già a Tokyo), Abbes Aziz Mouhiidine (campione europeo e vicecampione mondiale kg.92) e Salvatore Cavallaro (bronzo mondiale ed europeo kg.80). Sono loro i quattro moschettieri della boxe azzurra che hanno già ottenuto i passi olimpici per i Giochi francesi della prossima estate.

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“Il mio obiettivo è ora di qualificare altri quattro atleti al torneo di Busto”, ha spiegato il direttore tecnico delle Nazionali azzurre, Emanuele Renzini. Volano alto, i guantoni dell’Italia. E proprio Aziz Mouhiidine rincara la dose: “L’Italia si toglierà grandi soddisfazioni, sia a Busto che a Parigi. Ci saranno tante premiazioni a Casa Italia”, dice con il sorriso ma anche con lo sguardo deciso. “Presidente Malagò, si prepari”. Il numero uno del Coni è lì ad ascoltare, incassa divertito e spiega: “L’assegnazione del primo torneo preolimpico di pugilato all’Italia è un ‘case history’ ed è stato ottenuto dal lavoro di squadra di Federazione, Coni e governo. Il Cio ci ha dato fiducia e il governo è stato indispensabile per chiudere il cerchio”, ha proseguito Malagò.

Ad ascoltarlo anche gli olimpionici Maurizio Stecca e Patrizio Oliva, le medaglie olimpiche Francesco Damiani e Clemente Russo, i campioni iridati Alessandro Duran e Giacobbe Fragomeni. Tutti arruolati con il ruolo di ambassador del pugilato, con progetti di coinvolgimento giovani in dieci istituti scolastici nel programma di avvicinamento al preolimpico di Busto, quando si assegneranno 49 pass olimpici, 21 dei quali femminili. “Nessuno toccherà il pugilato dal programma olimpico. È in programma anche a Los Angeles e ci sono le premesse perché resti”, prosegue il numero 1 del Coni, valorizzando il lavoro di una federazione che in Lombardia è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, arrivando a contare 162 società. “Oggi ci sono tutte le premesse per fare molto molto bene a Parigi”, chiude Malagò.