Un raggio di sole fa capolino tra le nubi. . E può farlo proprio grazie alla buona volontà degli imprenditori varesini. Intendiamoci, nessun impegno è stato messo nero su bianco, ma si stanno profilando le condizioni per far nascere la società che permetterebbe al Varese di iscriversi al prossimo campionato di Serie D (nel girone A). Tra giovedì sera e venerdì mattina si terrà l’incontro decisivo, in un senso o nell’altro.
Ma andiamo con ordine. in Comune si susseguono senza sosta gli incontri tra il sindaco e gli imprenditori interessati a rilanciare il Varese. E quella di ieri è stata una giornata proficua. Dal primo cittadino si è presentato un giovane imprenditore varesino, innamorato dei colori biancorossi, con interessi importanti e solide disponibilità economiche: risiede nel nord della provincia, là dove è forte lo zoccolo duro dei tifosi del Varese. Da quanto risulta, l’incontro ha aperto prospettive interessanti: il giovane imprenditore si è detto disponibile a (non il settore giovanile), garantendo un impegno pluriennale che farebbe entrare nelle casse del club una cifra di media entità, ma costante negli anni. Sempre ieri, Fontana ha incontrato anche l’avvocato , che rappresenta un altro imprenditore del milanese, già con alcuni trascorsi nel mondo del calcio: persona seria, capace di fare da collettore di risorse e pronto a dare una mano.
Agli appuntamenti di ieri bisogna aggiungere un paio di punti fermi già maturati la scorsa settimana: la disponibilità di a offrire un supporto economico alla nuova società (ma non a gestire il nuovo club in prima persona) e l’amore di – e della sua famiglia, compreso – che potrebbe dare una mano sotto l’aspetto della gestione sportiva se ci fosse la squadra
giusta, e ovviamente lo sponsor. Sommando l’interessamento del giovane imprenditore varesino fattosi avanti ieri,. Il budget necessario per affrontare il prossimo campionato di Serie D sarebbe individuato e garantito, mancano solo le firme, anche se tra uomini veri basta una stretta di mano: serve circa un milione e trecentomila euro (300 mila come contributo a fondo perduto più un milione per fare la squadra).
Scadenze tassative per iscrivere la squadra non ce ne sono (Tavecchio aspetta il Varese, come l’anno scorso in serie D sono state ovviamente attesa Siena, Padova e Rimini), ma bisogna chiudere tutto entro una settimana, altrimenti non ci sarebbe materialmente il tempo di allestire la squadra. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, il Varese potrebbe essere inserito nel .
Ci sono le condizioni di base per salvare il Varese, ma ora bisogna concretizzare. Tra giovedì sera e venerdì mattina – dopo il ritorno del sindaco da un viaggio di lavoro a Tallinn – si terrà la riunione decisiva: siederanno attorno a un tavolo tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno manifestato interesse a dare una mano al Varese. Ma per far risorgere la società biancorossa, bisogna che quella disponibilità di massima venga messa nera su bianco. Gli ultimi sviluppi inducono a un cauto ottimismo.
Va aggiunto che stamattina alle 9 il sindaco dovrebbe incontrare , vicepresidente del (defunto) Varese 1910: l’ex dirigente biancorosso vorrebbe iscrivere una nuova società (pare che abbia pensato anche al nome: FC Varese 2015). .
A proposito della vecchia società, almeno una persona ha già depositato un’ per alcune decine di migliaia di euro. Bisogna vedere se altri creditori si accoderanno, anche se il fallimento pare comunque inevitabile. Oggi si riunisce il consiglio sindacale. Molto probabilmente si deciderà di portare i libri in tribunale. Ma ormai questo è il passato del Varese. Il futuro verrà scritto nei prossimi giorni.