“Put***, non puoi mangiare. C’è il Ramadan”. Ragazze straniere picchiano italiana sul bus

Un’aggressione inaudita, che lascia sgomenti e solleva interrogativi sul clima che si respira nella “nuova Italia”. A Cremona, un’adolescente italiana è stata presa di mira e malmenata su un autobus da due coetanee straniere, colpevole, secondo loro, di mangiare un panino durante il Ramadan. Non contente, le due hanno poi aggredito anche il conducente del mezzo, intervenuto per placare la rissa.

Il racconto dell’autista

A raccontare la vicenda è proprio il conducente del bus, un uomo di 52 anni, che ha assistito all’intera scena e ha tentato invano di fermare l’aggressione. “Stavo guidando verso Spinadesco quando ho sentito delle urla in fondo al mezzo. Dallo specchietto ho visto due ragazze che inveivano contro una giovane italiana che stava mangiando un panino,” spiega l’autista al quotidiano La Provincia di Cremona.

Le due, infastidite dal fatto che la ragazza stesse mangiando, hanno iniziato a insultarla pesantemente: “Put***, non puoi mangiare, c’è il Ramadan”, le hanno gridato, per poi colpirla con uno schiaffo. A bordo c’erano altri passeggeri, alcuni dei quali hanno cercato di richiamare l’attenzione dell’autista, preoccupati per la piega che stavano prendendo gli eventi.

Quando il conducente ha fermato il bus e aperto le porte, ha tentato di far scendere le due ragazze per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Ma la violenza non si è fermata: un secondo schiaffo alla giovane italiana ha spinto l’autista a chiamare i carabinieri. “Sono arrivati nel giro di pochi minuti, ma nel frattempo le due erano già riuscite a fuggire”, racconta ancora l’uomo.

Prima di scappare, però, le ragazze si sono scagliate contro di lui. “Ero sceso dall’autobus, una di loro è venuta verso di me, l’altra le ho invitata a scendere. Invece di andarsene, mi hanno aggredito. Mi hanno spintonato, mi hanno rotto gli occhiali, graffiato il viso,” prosegue il conducente, che ha riportato ferite tali da necessitare cure mediche. La prognosi è di cinque giorni.

Lo sdegno politico

L’episodio ha scatenato reazioni indignate, in particolare dal mondo politico. L’europarlamentare della Lega Silvia Sardone ha denunciato la vicenda come un chiaro segnale di intolleranza e violenza legata alla radicalizzazione islamica: “Siamo al delirio. Essere picchiati per un panino, perché qualcuno decide che non puoi mangiare, è inaccettabile. Questa è la dimostrazione di come l’islam più radicale voglia imporre le proprie regole con la forza”.

Sardone ha poi attaccato la sinistra, accusandola di chiudere gli occhi di fronte a situazioni di questo genere: “C’è chi continua a cedere all’islamizzazione, chiudendo scuole per il Ramadan, modificando menù nelle mense scolastiche e addirittura consentendo il niqab a lezione. Dopo Pioltello e Monfalcone, ora Cremona: dove avverrà il prossimo episodio di prevaricazione?”.

L’aggressione ha riacceso il dibattito sulla convivenza culturale e sulla necessità di garantire il rispetto delle regole e della libertà individuale. Resta ora da capire se le due giovani verranno identificate e se dovranno rispondere delle loro azioni.