I varesini non sono tranquilli quando madri, mogli, fidanzate e figlie escono di casa da sole. La percezione del pericolo aumenta di sera, ma non solo. Lo hanno detto forte e chiaro i residenti che abitano in via Como.
Lì il problema è causato da ragazzini, italiani nella maggior parte dei casi, che sostano davanti ai portoni dei palazzi a bere e a fumare e che non si spostano quando qualcuno deve entrare e uscire, apostrofando a male parole chi si trova a passare di lì. «La mia ragazza per andare a buttare la pattumiera nell’isola ecologica prende la macchina perché a girare a piedi per queste strade non si fida» ha detto un residente.
Le volanti della polizia di Stato sono intervenute nella giornata di giovedì in via Como e hanno effettuato controlli davanti ai locali. Controlli che continueranno nel tempo perché, in passato, nella zona è stata riscontrata attività di spaccio e presenza di pregiudicati. Gli agenti saranno dunque sempre più presenti in quella zona, così come nel comparto delle stazioni che è critico per la mala frequentazione.
«Le stazioni e piazza Repubblica sono le zone più problematiche – ribadisce il vice sindaco Daniele Zanzi – Una soluzione è sicuramente quella di potenziare l’illuminazione».
In piazza Repubblica una donna sola rischia di essere bersagliata di offese se non addirittura seguita nel parcheggio delle Corti. Qualche anno fa era stato suggerito agli utenti di lasciare, alla sera, il primo piano del parcheggio alle donne, proprio per non costringerle a scendere nei piani inferiori. Capita anche che gli stranieri, che sono la maggior parte delle persone che bivaccano in piazza Repubblica, manifestino intolleranza verso il costume occidentale. È capitato che urlino alle donne di coprirsi la testa o di vestirsi in altro modo.
Una zona totalmente off limits è via Ravasi, luogo dello spaccio e del consumo di droga, dove sono state trovate siringhe e bottiglie di alcolici. Tra viale Milano e via Casula la situazione è da sempre critica per via del bivacco: una donna che passa di lì viene seguita con lo sguardo e squadrata dalla testa ai piedi. Nei quartieri la situazione non migliora.
A Giubiano, specialmente nella zona di piazza Biroldi, un problema è il buio pesto che c’è alla sera. In via Maspero, quando cala il sole, vengono segnalate frequentazioni ambigue, la zona del cimitero monumentale è da sempre ritenuta la zona degli scambisti (quello che accada lì di sicuro non si sa, ma di giorno si trovano preservativi appesi ai cespugli).
Di giorno, alle donne dirette all’ospedale Del Ponte capita di essere importunate dai cosiddetti «individui con i sacchetti verdi». Si tratta di stranieri che sostano in piazza Biroldi e che chiedono «il pizzo» per parcheggiare in piazza.
Il timore è che, se non si accontenta la loro richiesta, al ritorno dall’ospedale si possa trovare l’auto danneggiata.
I residenti delle Bustecche chiedono più sicurezza: «Una donna sola nel nostro quartiere non cammina tranquilla – afferma Agostino De Troia, referente del comitato di quartiere che si riunirà il 22 marzo – È da tempo che chiediamo più illuminazione. Nel nostro quartiere si verificano molti furti e rapine. Due anni fa una ragazza ha rischiato di essere violentata nel parcheggio sotterraneo, lì vorremmo mettere lampade che si accendono quando passa qualcuno. Abbiamo chiesto più videosorveglianza al Comune e abbiamo proposto di aprire una raccolta fondi per poter dotare il quartiere di telecamere».