Il 10 ottobre 1985 il mondo del cinema perdeva uno dei suoi più grandi e controversi protagonisti: Orson Welles. Regista, attore, sceneggiatore e produttore, Welles ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della settima arte, rivoluzionando linguaggi, tecniche e narrazione.
A quarant’anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Los Angeles all’età di 70 anni, la sua figura continua a essere un punto di riferimento per registi e cinefili di tutto il mondo. Il suo esordio cinematografico, Quarto potere (Citizen Kane, 1941), resta ancora oggi uno dei film più influenti di sempre, per la sua struttura innovativa, l’uso del piano sequenza e la profondità psicologica dei personaggi.
Ma Welles fu anche un uomo di teatro visionario e un pioniere della radio: celebre la trasmissione del 1938 in cui adattò La guerra dei mondi di H.G. Wells, scatenando il panico tra gli ascoltatori americani che credettero reale un’invasione aliena.
Geniale, indipendente, spesso in conflitto con l’industria cinematografica, Orson Welles rimane simbolo dell’artista libero, capace di spingersi sempre oltre le convenzioni. Quarant’anni dopo, la sua lezione di coraggio e creatività continua a ispirare chi crede nel potere del cinema come forma d’arte totale.