Quattro mesi di carcere per la sconfitta del Milan

GALLARATE (t. sco.) Il Milan perde la Champions League e loro vengono condannati a quattro mesi di reclusione. La finale di Istanbul del 25 maggio 2005 sarà ricordata da tutti per la rimonta del Liverpool, capace di recuperare in pochi minuti tre goal al Milan.

Un colpo per Shevchenko e compagni, che sul 3-0 pensavano già di aver portato a casa la coppa dalle grandi orecchie. I tre fratelli Perina, però, ricorderanno quella serata anche per un altro motivo. Subito dopo la fine della partita, in un clima di forte delusione e arrabbiatura, si creò un diverbio tra i tifosi del Milan e i supporter di altre squadre, ben contenti della disfatta dei rossoneri. A Gallarate, in piazza Garibaldi, i tifosi arrivarono quasi alle mani, tanto che qualcuno chiamò la polizia. Al loro arrivo gli agenti chiesero le generalità a Carlo Perina, che però si rifiutò di rispondere. Mirko e Carlo, due dei tre fratelli, risposero con violenza agli agenti, spingendoli e strattonandoli per un braccio.

«Una reazione inconsulta che poteva provocare conseguenze pericolose – ha spiegato ieri in aula, a Gallarate, il pm Lorenzo Gorla -. Attorno agli agenti si era infatti formata una folla». Decisamente più defilata la posizione del terzo fratello, Norberto, che si sarebbe avvicinato solo per vedere quanto stava accadendo e avrebbe addirittura aiutato le forze dell’ordine a trattenere gli esagitati fratelli. Nei suoi confronti sia il pubblico ministero che il legale della difesa, l’avvocato Davide Toscani, hanno chiesto l’assoluzione.

Il giudice Maria Greca Zoncu ha invece riconosciuto i tre fratelli ugualmente colpevoli di resistenza a pubblico ufficiale, condannandoli a 4 mesi di reclusione. Pena completamente coperta dall’indulto. L’avvocato Toscani ha però già fatto sapere che dopo la deposizione delle motivazioni della sentenza ricorrerà in appello. Chissà che la sentenza non abbia raffreddato la loro passione per il calcio.

e.marletta

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