Quegli chef in trasferta portano l’arte sugli scaffali

Un grande chef, un grande maestro di sala: varesini e giovani, che in Svizzera sono diventati imprenditori di straordinario successo nel settore della ristorazione. Fuga all’estero? «Assolutamente no – racconta Dario Marcello, direttore di sala all’osteria del Bocc di Vico Morcote – Mio fratello Mauro, il nostro chef, ha iniziato a lavorare in Svizzera sette anni fa». Mauro è una stella in ascesa dell’alta cucina spesso protagonista di

trasmissioni televisive dedicate al tema. «Qui abbiamo trovato il posto giusto. E abbiamo aperto il ristorante». Il luogo è incantevole e l’osteria del Bocc è tra le più antiche del Ticino. Il gusto di Mauro, che fonde i sapori tradizionali con il sapori del mondo appresi lavorando in celebri ristoranti internazionali, ha reso l’osteria un luogo di culto per i Gourmand di due Paesi: svizzeri e italiani.

Ma anche tedeschi e francesi. Gli estimatori di piatti con ragù di merluzzo o manzo affilettato alla vaniglia sono internazionali. Dal successo ottenuto con Bocc è nata l’impresa vera e propria dei due fratelli: la Marcello Quality Food. «Il principio è quello di poter portare il ristorante a casa – spiega Dario – Da qui nasce la nostra linea di sughi freschi. Dalla cucina del nostro ristorante, con gli ingredienti di primissima qualità, secondo il gusto del nostro chef».

Sughi freschi artigianali: «Venduti nei supermercati. Oggi in Svizzera abbiamo una buona diffusione dei nostri prodotti e la linea sta andando bene». Tanto da mettere in campo altri due progetti: «Arrivare anche in Italia con i nostri prodotti – dice Marcello – Partendo dalla Lombardia, molto vicina alla Svizzera. Stiamo prendendo contatti con diverse catene della grande distribuzione».

I clienti tra gli scaffali troverebbero cucina da chef alla portata di chiunque. Il secondo progetto è invece già stato realizzato: «La gastronomia Marcello, aperta in centro a Lugano. Alta cucina d’asporto – conclude Dario – Con un angolo ristoro, per chi vuole gustare la pausa pranzo con noi. Abbiamo aperto da poco». E nemmeno a dirlo l’impresa è già un successo. Tornare in Italia? «Magari in futuro – conclude Dario – Siamo pronti a cogliere tutte le opportunità. È il modo migliore di essere imprenditori».

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