Farina, zucchero, uova rigorosamente fresche e anice: una ricetta apparentemente semplice, di quelle che, però, nascondono segreti che si tramandano da generazioni.
È il “Pan d’anice” di Ghezzi, una delle pasticcerie storiche di Varese. Un dolce che arriva dalla tradizione lombarda più remota e che, proprio come il negozio che lo produce, fa fare un salto indietro nel tempo.
Ghezzi è stata fondata alla fine della Grande Guerra: un locale che ha quasi cento anni, nato dalla passione dei tre fratelli Ghezzi, Carlo, Angelo e Fortunato, che nel 1919 hanno voluto esorcizzare l’orrore della guerra appena vissuta con un nuovo inizio, coltivando la tradizione dei dolci per i momenti di festa. Il Pan d’Anice non può mancare nelle vetrine della storica pasticceria: «Era il dolce che mangiavamo da bambini, quando arrivavano gli ospiti – racconta , che oggi gestisce il negozio insieme alla cognata Giovanna e ai figli Carlo e Gabriella – per i piccoli il Pan d’Anice, per i grandi un bicchierino di marsala. Il motivo per cui molti clienti comprano questo dolce è proprio per riassaporare l’infanzia». E per sentire il profumo di un tempo che non c’è più, perché l’anice, rigorosamente naturale e non sintetico, è ormai sempre meno usato in pasticceria.
«I gusti delle persone cambiano – dice Maria – e anche l’anice non è più apprezzato come prima. Fino a qualche anno fa, ad esempio, andavano a ruba anche le praline all’anice. Oggi le avanziamo, perché i giovani non sono più abituati a questo sapore, che è molto deciso».
Ma per il Pan d’Anice di Ghezzi c’è chi arriva da lontano: «Abbiamo un cliente di Legnano che passa spesso da Varese per lavoro. Ha iniziato a prenderlo per sé, poi le dosi sono aumentate: ormai per lui siamo una tappa obbligata, se passa da Varese deve fare scorta per tutti i condomini».
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