Non è possibile, dai… Occhi sgranati, “pallati” su un punto non ben definito delle sacre volte, quasi a voler disimpegnare almeno uno dei cinque sensi – quello più importante nel caso specifico – dallo scempio in onda sul campo. E poi il darsi di gomito senza soluzione di continuità, intriso di depressione, una sorta di incredula e sommessa ola degli arti superiori che partiva dalla tribuna stampa e arriva dall’altra parte, dritta in curva nord.Non è possibile, dai… 37% nel tiro da due punti, 9,5% (nove – virgola – cinque) da tre, 51 punti a consuntivo che nemmeno in quelle battaglie con la Pgs Elpis nella vecchia palestra dei pompieri, che a tutto somigliavano tranne che a partite di pallacanestro. E poi i fischi. Sonori. In casa. Alla prima giornata di campionato. Non è possibile, dai… Quella Varese-Caserta resterà a suo modo indimenticabile. Sbagliammo tutti allora, non solo chi fu protagonista sul parquet. Sbagliarono gli ottimisti cronici, quelli del «è stato solo un episodio», perchè la storia minima della
scorsa stagione si è dipanata nella mediocrità (a volte pure peggio) fino a febbraio inoltrato. Sbagliarono anche i pessimisti oltranzisti e gli acidi incurabili, perchè si dimenticarono l’insegnamento del poeta De André: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. La stessa storia minima di cui sopra ci ha infatti convinto a coltivare quei boccioli sui quale abbiamo deciso di costruire un futuro diventato ormai presente (e fiore vero e proprio), a partire da coach Paolo Moretti (impotente, come tutti, nel maledetto tardo pomeriggio in questione). Osservando, nel frattempo, il compost vero e proprio finire dove doveva, egregiamente sostituito. Questa Varese-Caserta, il nostro esordio autentico nella prossima serie A, decisa da un destino dotato anche di un pizzico di senso dell’umorismo, dovrà essere diversa. Di una diversità capace di certificare che le cose sono davvero cambiate, che quest’anno non sarà peccato sognare un po’, che la storia che verrà scritta – oggi nascosta da quella bella copertina che guardiamo curiosi e speranzosi – ci farà appassionare.