Questa domenica è speciale E noi saremo rane sul burro

Mai domenica sarà più incisiva di questa. Ci troviamo di fronte a una svolta epocale che segnerà il nostro avvenire. Un giorno da brivido. Da settimane la tensione è palpabile, la gente è irrigidita, il sorriso fatica a fiorire, siamo davanti ad una rinascita oppure sull’orlo del baratro? Dovremo attendere ancora ventiquattro spasmodiche ore. Auguriamoci che pochi credano ai segnali premonitori che hanno abbondato in questi ultimi tempi. Tutto è diventato imprevedibile, dalla natura agli uomini le certezze non esistono più. L’unica cosa che ci resta da fare è mantenere un saldo equilibrio psichico che ci permetta di affrontare l’incognita di un futuro che non sappiamo da chi verrà sancito o in quale intrigo internazionale sia invischiato il nostro Paese. Tutta l’Europa pare essere nell’occhio del ciclone, il nostro Continente è vecchio davvero, smollato come un elastico usato, ma ciò non toglie che la saggezza e il sapere vi sono 

nati, nella vicina Grecia oggi prostrata, che non può nemmeno più permettersi uno scatto di dignità. Subito dopo veniamo noi seguiti da Spagna e Francia. Tutti i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum sembrano prede di un hacker impietoso e implacabile che vorrebbe annegarci tutti in queste acque solcate da millenni di Storia. Non sia mai! Qualsiasi siano i risultati di questa campagna elettorale strana, piccina e senza esclusione di colpi non certo degni dei grandi statisti, noi dobbiamo resistere. Anche solo per rispetto verso coloro che per secoli hanno intessuto cultura, bellezza e sapienza. Prendiamo esempio dalla storiella americana delle due rane cadute in un secchio di latte. Una dice: aiuto sto affogando e l’altra risponde: e io non affogherò. E come farai? Continuerò a muovermi come una pazza. Il giorno dopo la prima rana era annegata mentre la seconda sedeva felice su un panetto di burro…Nicoletta Romano

s.bartolini

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