«Questa è la mia vita A dieci anni avevo già il microfono in mano»

Angelo Pintus torna a Varese. Un nuovo sold out, dopo quello registrato lo scorso anno con “Sfighe”, per il comico triestino che ritorna a calcare le tavole del teatro di piazza Repubblica con lo spettacolo “50 sfumature di Pintus”. Oggi alle 21 platea pronta a ridere con le battute e i personaggi del comico di Colorado che trae spunto dall’attualità, dalle manie e mode passeggere.

È un titolo facile da ricordare. Lo sanno tutti, anche i bambini senza saperne il significato. Vedi il titolo e te lo ricordi, poi che al posto di grigio ci sia Pintus è uguale. L’importante è tenerlo a mente.

Nel nuovo spettacolo sono cambiate molte sfumature, come quelle cambiate in me da quando ero bambino a oggi.

È un percorso della vita, come lo sono tutte le sfumature dei tatuaggi sul mio braccio e le vocine nella mia testa da cui escono i miei personaggi.

Da bambino, alla fine delle recite facevo un mio spettacolino. Poi negli anni me ne ero dimenticato, ma guardando le foto di quando ero piccolo vedevo chi ero: a 10 anni avevo già il microfono in mano. Mi sono impegnato e continuo a farlo, tutti i giorni. Sono molto contento di questo. Mi dedico a quello che faccio, ma ho perso un sacco di cose per la strada.

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