Ricetta per vincere un derby. Ingredienti per 4000 persone. Prendere un palazzetto e riempirlo di gente, in modo tale che da creare un’accoglienza dal sapore di passato e di consuetudine, ma soprattutto di casa (curva compatta nelle presenze e nelle ugole e palazzetto pieno e ispirato nel seguirla vocalmente). Prima di riempire il palasport, fare una settimana di allenamenti come Dio comanda, capace di migliorare e cementare il gruppo, di impermeabilizzarlo alla tristezza, alla poca fede in se stesso, alle critiche, alle visite dei tifosi
sul parquet, agli errori con cui esso stesso è stato costruito. Lasciare lì gli allenamenti e mischiare il palazzetto con un inizio promettente della squadra, di quelli che riscaldano la convinzione di essere davanti a uno spettacolo per una volta diverso. Amalgamare per bene e aspettare che il miscuglio prenda forma e lieviti: ne usciranno applausi, fischi quando occorre, fiducia che dagli spalti si trasmette al campo e viceversa, in un filo conduttore che sa rendere grande ciò che è ancora piccolo ma vuole crescere.
E’ importante, per rendere più gustoso il piatto, versare nella terrina anche un buon bicchiere abbondante di vino novello, marca Ferrero se è possibile, sfruttando il gusto di una grinta giovane che profumi di scoperta e di abnegazione. Metterci, a piacere, una caterva di rimbalzi d’attacco (consigliamo le marche Faye, Kuksiks, Kangur e Campani) e poi prepararsi ad aggiungere i due ingredienti fondamentali della ricetta: la difesa, quella capace di far diventare primi gli ultimi, quella che profuma di collettivo, di rivincita e di voglia di credere in qualcosa; e infine un chilo e mezzo, anche due, di un allenatore con le palle, serio, amante dell’etica e dei risultati che solo il lavoro consente di raggiungere. Come per miracolo vedrete che il vostro impasto acquisterà colore e sarà pronto da cuocere. Riponetelo quindi in forno ma non perdetelo d’occhio: dovesse seccarsi, aggiungete una spruzzata di Wayns a fine cottura. Servite ben caldo: il successo coi vostri commensali è assicurato. Attenzione: il piatto vi sfamerà per una sera appena, ma sarà una cena che vi ristorerà da tanti brodini caldi.