«Questi bimbi sognano il Varese»

Calcio - Cosimo Bufano, responsabile del settore giovanile, racconta la realtà dei piccoli biancorossi

È stato un agosto tremendamente caldo, a Varese. Ancora di più a Masnago. Sul prato del Franco Ossola non era rimasto nulla, dopo l’implosione della vecchia società biancorossa. Ma anche nel deserto può spuntare un fiore, se si sa coltivare il piccolo germoglio. Ed è quello che ha fatto Cosimo Bufano, oggi responsabile del settore giovanile del Varese Calcio.

Difficile. Quando quest’estate mi è arrivata la chiamata dalla nuova società del Varese, ero a Briatico in Calabria.

C

ontattare i bambini, e le loro famiglie: tanti ragazzi erano già andati altrove. Alla fine siamo partiti a settembre con 80 bambini e oggi sono 200.

Il settore giovanile e il progetto bimbo sono i fiori all’occhiello del Varese, da sempre. Quello che vogliamo fare, oggi, è ritornare ai livelli tecnici di un tempo. Per sfornare giovani campioni che un giorno arriveranno in prima squadra.

Marrazzo sicuramente

.

Sì, e abbiamo un futuro Marrazzo tra i nostri bambini. Si chiama Mattia Corazzesi, è un 2007, e settimana scorsa al torneo della città di Lecco, che abbiamo vinto, lui si è guadagnato il trofeo di miglior marcatore con 8 gol in 5 partite.

Abbiamo vinto anche lì: la finale è stata tra Varese bianco contro Varese rosso. La premiazione è avvenuta davanti a 1500 persone.

Molto. La società crede tanto in questo progetto e fa di tutto per aiutarci, a partire dal presidente, fino ai calciatori.

I ragazzi della prima squadra si fermano spesso a giocare con i nostri bambini. Lo fanno un po’ tutti, a partire da Gheller, Marrazzo e Luoni. Poi Bordin fa da preparatore dei portieri dei più piccini. Ma…

Ma questa è la forza del Varese, da sempre: l’umiltà. Si vede che i ragazzi della prima squadra vogliono arrivare lontano. Da noi si gioca un calcio pane e salame, ma con grande professionalità. Un tempo c’erano Neto, Zecchin, Ebagua e Pavoletti a giocare con i bambini, oggi ci sono loro. Ah, non posso dimenticare Beppe Sannino: lui, dopo gli allenamenti, correva sempre a tirare due calci al pallone con loro.

Ed è ancora lì. Ricky è già venuto tre o quattro volte a guardare i bimbi da dietro quella rete.

Un’emozione immensa. La stessa che ho avuto undici anni fa incontrando Carmignani: lui fu la prima persona che conobbi nel Varese, e averlo qui ancora oggi ha qualcosa di magico. Permettetemi di nominare due persone fondamentali.

Paola Florio, la responsabile dei Piccoli Amici e Federico Fumagalli, il responsabile del Progetto Bimbo. È anche grazie a loro che il Varese ha il suo futuro.