«Qui per riprenderci la nostra città»

Sfilata di politici nel cuore del degrado, dall’ex caserma a piazza Repubblica. E un africano li contesta. Fontana: «Governo colpevole in materia di immigrazione». Ma l’idea dell’esercito continua a dividere

– Un presidio per chiedere più sicurezza in città. Che si è trasformato in un piccolo corteo, che dall’ingresso dell’ex Caserma Garibaldi, di fronte a via Medaglie d’oro, ha marciato fino quasi al centro di piazza Repubblica. Un gesto simbolico, voluto dagli organizzatori per dire: riappropriamoci della piazza. Erano circa un centinaio i partecipanti al presidio “Varese città sicura”, lanciato dai consiglieri comunali di Forza Italia e , e al quale hanno subito aderito lo stesso sindaco , i consiglieri regionali e , il capogruppo leghista in Provincia di Varese . E gran parte dei consiglieri comunali di maggioranza, oltre al consigliere d’opposizione . Presente anche l’ex assessore . Non ci sono stati particolari momenti di tensione. Solo

una piccola contestazione che un cittadino africano ha rivolto al gruppo di Giovani Padani, riconoscibili dalle bandiere che portavano. «Ci ha detto che non era vero quello che era stato scritto sui giornali e detto dalla polizia – hanno spiegato i giovani – e ha aggiunto che è un frequentatore del bar che hanno chiuso e che non ci sarebbe mai stato nessun problema». I promotori della manifestazione, Galparoli e Cosentino, hanno presentato un documento ufficiale in cui chiedono all’amministrazione di attivarsi per «aumentare i controlli presso gli esercizi commerciali gestiti da stranieri ed applicare in maniera più stringente l’articolo 100 del Tulps che ne consente la chiusura immediata qualora siano fonte di pericolo per l’ordine de la sicurezza pubblica».