Racket del calcestruzzo, imprenditore suicida per far incassare la polizza vita ai famigliari

Una storia dimenticata riemerge dalle carte degli investigatori di Saronno: quella di Benedetto Conti, morto nel 2011 in un incidente stradale che si pensa sia stato causato da lui stesso. Stritolato dai debiti, si sarebbe immolato per dare respiro economico alla sua famiglia

SARONNO – Dalle indagini dei Carabinieri di Saronno e della Dda di Milano sul cosiddetto “racket del calcestruzzo” emerge una storia quasi dimenticata di un imprenditore taglieggiato che anni or sono morì in un incidente stradale.

L’ipotesi degli investigatori, infatti, alla luce della recente inchiesta, è che l’uomo si sia suicidato per far intascare una polizza vita che aveva stipulato in favore dei famigliari proprio nel giorno della morte. La vicenda è riportata oggi dal quotidiano Il Giorno.

Benedetto Conti – si legge – schiacciato da una situazione finanziaria disastrosa e stritolato dai debiti contratti con un uomo legato alla criminalità organizzata avrebbe deciso di suicidarsi per permettere alla sua famiglia di ottenere un ingente risarcimento con il quale risollevarsi”.

L’uomo, titolare di una concessionaria con la moglie, andata a fuoco nel 2008 e al centro dell’inchiesta e del principale indagato, nel maggio del 2011 stipula una polizza infortuni da 500mila euro e muore quella stessa notte. Il camionista contro il quale finì la sua auto, in rettilineo e in totale visibilità, dirà che aveva avuto l’impressione che l’auto avesse puntato il camion senza cercare minimamente di evitarlo.