Ragazza uccisa nel Novarese. Ex fidanzato:Volevo tornare con lei


Torino, 3 lug. (Apcom)
– “Volevo tornare con lei”. Lo ha confessato oggi a carabinieri e inquirenti Luca Sainaghi, carabiniere, l’ex fidanzato di Simona Melchionda, la 25enne di Oleggio (No) scomparsa il 6 giugno e trovata morta oggi lungo la sponda del Ticino, riconosciuta grazie a un tatuaggio su una caviglia, visto che il cadavere è in avanzato stato di decomposizione.

Sainaghi, 28 anni di Oleggio, si è presentato spontaneamente in caserma a Novara, ha ammesso il delitto ed è stato arrestato per omicidio volontario. Ha anche spiegato perchè ha ucciso, perchè non si rassegnava al fatto che la relazione con Simona fosse finita. “E’ uno dei tanti casi a cui siamo assistendo in questi giorni – ha detto ad Apcom il procuratore capo di Novara, Francesco Saluzzo – ovvero di ex che uccidono perchè non accettano che una relazione è terminata. Ma comunque le indagini continuano, quindi nulla è definito al cento per cento”.
L’uomo ora è in carcere ad Alba, come spiega il procuratore Saluzzo uno degli istituti penitenziari che offre più sicurezza per i militari.

Sainaghi non voleva che Simona lo lasciasse, ma lei sulla carta lo aveva già lasciato da mesi, prima di morire. O perlomeno ci aveva provato. Perchè lui aveva un altra, una donna con cui stava da tempo e che aspettava un figlio da lui. Quando Simona aveva scoperto, intorno a gennaio, dopo un viaggio ai Caraibi con il suo amato, della sua “doppia vita” sentimentale, allora aveva deciso di interrompere la storia. Ma lui le voleva tutte e due, le sue donne. Aveva continuato a cercare Simona, continuando a

vederla. Intanto suo figlio era nato. E a litigarci. Fino alla sera in cui le ha sparato, con la sua arma d’ordinanza. Prima l’ha cercata al telefono, ci ha discusso. Poi, in tarda serata, l’ha incontrata. Le ha sparato fuori, per strada, a Oleggio. Per dire se alla testa o no bisogna aspettare l’autopsia di martedì, il cadavere è troppo decomposto. Dopo averla uccisa, l’ha buttata nel fiume. Poi, ha scritto dal cellulare di Simona un sms alla madre di lei, per non farla preoccupare: “Dormo fuori”.

Le indagini sono iniziate subito dopo la denuncia di scomparsa e fin dall’inizio hanno coinvolto il carabiniere, spiega il procuratore Saluzzo. Ma forse qualcuno ha voluto depistarle. Più di un conoscente della ragazza, infatti, ha sostenuto di averla vista il lunedì dopo. Si aprirà un’indagine parallela per falsa testimonianza? “Vedremo, verificheremo questa possibilità” ha detto Saluzzo.

Sol

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