VARESE La Rai dimentica di bussar cassa a centinaia di varesini che ancora non hanno ricevuto a casa il solito bollettino postale, «ma è meglio pagare comunque il canone entro i termini previsti». Parola delle associazioni dei consumatori che ricordano come il canone sia un’imposta obbligatoria per legge per chiunque possieda una tv. «Qualunque cosa tu faccia con il tuo televisore il canone è un’imposta obbligatoria legata al suo possesso» recita lo spot della Rai che mostra vecchi apparecchi trasformati in acquario, cuccia per cani o cestelli porta ghiaccio. E non c’è molto da scherzare.
Ormai mancano solo dieci giorni al 31 gennaio, termine ultimo per pagare il canone Rai senza l’aggiunta di more al costo di 113,50 euro, con l’aumento di un euro abbondante rispetto al costo dell’anno scorso. Sono in molti però i cittadini che non hanno ancora ricevuto a casa il famigerato bollettino. E non è colpa del postino: «I bollettini sono spesso in ritardo e forse ai vecchi abbonati potrebbero addirittura non arrivare, ma questo non ha alcuna importanza. Gli abbonati Rai sono tenuti a rinnovare il canone entro la scadenza se vogliono evitare di pagare more e sovrattasse».
Il consiglio dei consumatori è comunque quello di aspettare ancora qualche giorno l’arrivo del bollettino precompilato, perché garantisce che non ci siano errori o disguidi. Poi è meglio organizzarsi diversamente: «La cosa migliore è andare a riprendere il bollettino versato lo scorso anno e copiarne intestatario e codici su quello nuovo, modificando l’anno di riferimento, il 2013, e l’importo da versare visto che un piccolo aumento comunque c’è stato», spiega De Lorenzo.
Insomma pagare entro i limiti conviene, se si vogliono risparmiare i soldi della mora «perché se il primo bollettino potrebbe anche non arrivare, gli abbonati non devono illudersi, c’è da scommettere che in primavera arriveranno puntuali le richieste di pagamento del canone della Rai, con tanto di sovrattassa, e a quel punto la legge impone che sia pagata la mora».
Insomma nascondere la testa sotto la sabbia e approfittare di un disguido o dei ritardi nella ricezione del bollettino postale alla fine non paga. Diverso invece il discorso per chi ha rinunciato al proprio televisore o per i nuovi abbonati. «Ogni anno la Rai manda random dei bollettini in bianco, senza cifra prestampata, alle famiglie che non risultano abbonate – avverte De Lorenzo – ma se in casa non c’è un televisore, quel bollettino va ignorato. Diverso il caso di chi ha deciso di fare a meno del televisore e che non pagare il canone deve dimostrare di averlo smaltito in discarica, con tanto di ricevuta, o fornire i dati completi del destinatario cui l’ha donato».
b.melazzini
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