Rasizza: «Varese, facci sentire il tuo cuore»

Lo sponsor biancorosso: «La nostra azienda dà tutto, vorrei percepire un sentimento forte dalla piazza. Obiettivo del ritorno: onorare di più il nostro pubblico vincendo sempre in casa. Poz, c’è la via di mezzo»

La stagione in corso, giunta al suo giro di boa, ha portato con sé tante rivoluzioni in casa Pallacanestro Varese. Quella che per prima ha travolto di entusiasmo tutti i tifosi biancorossi è stata, ovviamente, il ritorno a Masnago di Gianmarco Pozzecco, in qualità di capo allenatore. Esperienza e competenza, nello sport, sono alla base di qualunque successo, così come lo sono le risorse a disposizione.
Ecco allora l’altra grande novità di questo 2014-2015 biancorosso: Openjobmetis, il nuovo main sponsor, che ha creduto e investito nel progetto nel club.
Parola dunque all’amministratore delegato, il Cavalier Rosario Rasizza.

Da tifoso, posso dire di aver assistito a partite che mi hanno molto divertito, così come ad altre in cui alla fine è prevalsa invece la delusione, per il fatto di non essere riusciti negli ultimi secondi di gara a gestire al meglio la situazione, dopo tanta fatica.

In qualità di sponsor, devo dire che forse la città non ha ancora ben compreso l’importanza dello sforzo economico compiuto da Openjobmetis e quanto questo stesso sforzo abbia effettivamente contribuito alla costruzione del progetto. Sentiamo ancora tiepido il sentimento nei nostri confronti, tenendo ovviamente presente che chi ci ha preceduti ha lasciato grandi ricordi e gode di enorme affetto. Ora però credo sia giusto pensare al presente.

E al futuro: il cammino appena iniziato è qualcosa che può rivelarsi duraturo nel tempo?

È chiaro che investimenti di questo tipo non si fanno mai secondo una logica puramente imprenditoriale: contano fattori come l’affetto e la compartecipazione, che credo si possano riscontrare, per esempio, nei tweet con i quali cerco di esprimere la mia vicinanza alla squadra, dopo ogni partita. Vorremmo che tutti i tifosi riconoscessero questo nostro impegno, aprendosi al nuovo.

Assolutamente sì, questo è lo spirito che ci piace e che vorremmo sempre vedere, da parte di tutti i protagonisti in campo. Tutti dovrebbero sempre dimostrare questo enorme attaccamento.
Poi è chiaro comunque come non ci si debba esaltare troppo, cantando eccessivamente vittoria, dopo una sola partita. Tornare al successo dopo un periodo storto era il minimo che potessimo fare.

Credo innanzitutto che sia nostro compito rendere maggiormente onore al pubblico del nostro palazzetto, visto l’andamento finora non straordinario delle partite casalinghe: dobbiamo metterci uno sforzo ancora maggiore.

Nel rispetto dei ruoli di ciascuno, preferisco sempre non intromettermi nelle questione tecniche. Ci limitiamo a “twittarci” a vicenda.
Il messaggio che posso fargli pervenire, sulla base della mia esperienza, è che non bisogna mai eccedere né nell’entusiasmo, quando le cose vanno bene, né nel pessimismo, quando invece qualcosa non va come dovrebbe. Funziona in ambito aziendale, pertanto ritengo sia la stessa cosa nella gestione di una squadra.

L’anno nuovo presenta prospettive interessanti: i primi segnali sono positivi, all’insegna di un’attività più decisa e consolidata.
Chi possiede tanta determinazione, voglia di impegnarsi, di specializzarsi e di cogliere opportunità, grazie per esempio agli strumenti che un’agenzia di lavoro interinale mette a disposizione, avrà tutte le carte in regola per farcela.

Certamente. Spetta alla città il compito di ratificare e dare concretezza a tutto questo: impegniamoci tutti quanti per muoverci nella stessa direzione.