Recalcati: «Poz, nessun regalo»

Maestro e allievo domenica si troveranno l’uno contro l’altro: la prima volta fu Charlie a spuntarla: «Brutto mestiere, il nostro: vinci e sei pieno di amici, perdi e sei solo. Sarò sempre con Gianmarco

Non se lo aspettava di certo Charlie Recalcati, a distanza di pochi mesi da quel match del 2 novembre scorso, di ritrovare Varese nella difficile situazione di classifica in cui è invischiata oggi la Openjobmetis.

Charlie Recalcati sulla panchina dei Roosters durante l’anno della Stella

Charlie Recalcati sulla panchina dei Roosters durante l’anno della Stella

«Perché i biancorossi quella sera erano riusciti a metterci davvero in difficoltà e nessuno si sarebbe mai potuto immaginare a quali problemi sarebbero successivamente andati incontro, considerando soprattutto che l’assenza di Kangur, in quell’occasione, era sembrata essere quasi una scelta precauzionale».

Niente di tutto ciò: quel forfait dell’ala numero 14 era in realtà soltanto l’inizio del lungo calvario terminato solo poche settimane fa. Nessuno più di Recalcati, già coach dello stesso Kangur e di Diawara proprio a Varese, potrebbe mai essere altrettanto autorevole nell’identificare proprio negli infortuni dell’estone e del francese l’origine di tutti i mali biancorossi.
«Perché Kristjan e Kuba, proprio durante la loro precedente esperienza varesina, avevano dimostrato di poter esprimere insieme un potenziale addirittura superiore a quello individuale – afferma Charlie – Parliamo insomma di due giocatori compatibili e complementari, richiamati a Masnago non a caso insieme, per riformare una coppia che doveva essere l’asse portante della squadra: ecco perché i conti della Openjobmetis non tornano». La diagnosi, insomma, è chiara. Con tutti i guai che questa situazione ha portato a Pozzecco e alla sua squadra. «E il mio incoraggiamento a Gianmarco, in questi mesi, non è mai mancato, anche se ho voluto sempre rispettare il suo momento difficile – racconta Recalcati – Fare l’allenatore è un brutto mestiere, che ti porta a essere circondato da tanta gente quando le cose vanno bene, col rischio poi di ritrovarti solo quando invece i risultati non arrivano. Alla luce di tutto questo non mi sono mai fatto avanti insistentemente, ma ho sempre fatto capire al Poz che poteva cercarmi e trovarmi in qualunque momento».

Pozzecco e Giovanna, moglie di Charlie Recalcati

Pozzecco e Giovanna, moglie di Charlie Recalcati

Domenica, però, si ritroveranno di fronte da avversari e la sfida, per Venezia, potrebbe rivelarsi molto più complicata di quanto la classifica, forse, indurrebbe a pensare. «Quando il traguardo della stagione comincia a profilarsi all’orizzonte, tutte le squadre cominciano a percepire di non avere più tanto tempo a disposizione e vivono pertanto ogni singolo match come decisivo – analizza il coach della Stella – Varese potrà anche essere un po’ depressa per gli eventi da cui è reduce, ma sarà d’altro canto pronta e preparata, considerando oltretutto come Masnago sia un campo in grado di risvegliare anche i morti. E poi la Openjobmetis potrà pure contare sulle nuove armi a disposizione, dunque noi dovremo farci trovare pronti».

Maynor innanzitutto, ma anche il nuovo arrivato Jefferson. «Se penso a quanti problemi aveva saputo crearci Ed Daniel all’andata, non trovo spiegazioni al perché poi le cose siano andate a finire come sappiamo e probabilmente neanche la stessa Varese ne conosce il perché – afferma Recalcati – Io posso solo limitarmi a ribadire quanto di buono l’americano aveva saputo fare contro di noi, contro Milano e lo scorso anno a Pistoia, augurandomi che domenica Jefferson, di guai, ce ne crei molti meno».
Già perché, sconfitta con l’Armani a parte, la Reyer è una squadra che corre spedita, di pari passo a quelle che erano le aspettative di inizio stagione. «Forse non siamo ancora in grado di confrontarci alla pari con una squadra come Milano, ma devo dire che per il resto siamo soddisfatti di quella che è stata finora la nostra stagione e ottimisti per il prosieguo».
Ma chissà che il Poz, domenica, non si ricordi della scherzosa promessa che aveva strappato, al Taliercio, al suo grande maestro. «Vincerne una per uno? Gianmarco non è stato di parola all’andata, ci ha fatto sudare un sacco ed è stato solo grazie a un’invenzione di un grande giocatore come Phil Goss se la partita si è poi risolta a nostro favore, per cui se Pozzecco vorrà avere la meglio domenica dovrà dire a qualcuno dei suoi di fare altrettanto» conclude, col sorriso, Charlie Recalcati.