Regionali 2023, venerdì a Varese arriva Majorino. +Europa stoppa l’alleanza col M5S: “Usciamo”

Incontro pubblico del candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino al teatro Santuccio il prossimo 2 dicembre alle 20.45. Presenti Astuti, Alfieri e Galimberti. Frizioni nella coalizione per l'ipotesi di un accordo tra Pd e grillini

VARESE – La campagna elettorale per le elezioni regionali 2023 (data verosimile 12-13 febbraio) entra nel vivo anche a Varese. In città il prossimo venerdì 2 dicembre arriva il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Piefrancesco Majorino.

Al teatro Santuccio (via Luigi Sacco, 10), alle 20.45, si terrà un incontro pubblico in cui interverranno oltre a Majorino, il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, il senatore Alessandro Alfieri, il segretario dem della provincia di Varese, Giovanni Corbo, e il sindaco Davide Galimberti.

“Sarà una prima occasione di confronto con i territori sui tanti temi centrali per la provincia: dalla sanità, al lavoro, all’ambiente, senza dimenticare i problemi dei frontalieri e i progetti legati all’aeroporto di Malpensa”, dice il consigliere Astuti.

Intanto in vista del voto che vedrà Majorino sfidare il Governatore uscente Attilio Fontana e la sua ex vice Letizia Moratti, passata con il Terzo Polo, tiene banco il tema delle alleanze in casa centrosinistra. Una volta escluso un asse con la stessa Moratti, sostenuta a Azione e Italia Viva, il Pd a virato su una candidatura di sinistra-sinistra con la prospettiva di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Ma, nonostante le aperture da una parte e dall’altra, la strada verso un accordo giallo-rosso in Lombardia sembra ancora in salita.

L’ultima frenata interna alla coalizione arriva da Valerio Federico, della segreteria nazionale di +Europa, che in una nota dice: “Pierfrancesco Majorino è un buon candidato, la nostra intenzione è sostenerlo lealmente come unica forza liberale della attuale coalizione, ma non ha la nostra storia e l’operazione nel caso fosse sostenuta anche dal M5s assumerebbe anche un carattere populista a noi estraneo. La somma sarebbe a perdere, +Europa un minuto dopo uscirebbe dalla coalizione”.