VARESE Una poltrona per due, tocca al Pd. Alessandro Alfieri e Fabrizio Taricco, il consigliere uscente e il segretario provinciale del partito: sono loro i front runner democratici nella sfida per un seggio al Pirellone. In realtà in questo caso le poltrone a disposizione nella lista provinciale varesina, stando ai sondaggi che danno il Partito Democratico molto stabile a buoni livelli di consenso in Lombardia, dovrebbero essere quasi certamente due, anche nel caso in cui Umberto Ambrosoli dovesse fallire l’assalto a Palazzo Lombardia.
Alfieri e Taricco hanno storie e caratteri per molti versi simili, il punto che veramente li differenzia è lo stesso che li ha visti su opposte barricate nella sfida delle primarie del Pd: renziano uno, bersaniano l’altro. Non è un caso che il sindaco di Firenze (per Alfieri) e il candidato premier del centrosinistra (per Taricco) siano stati scelti sia come politici preferiti che come potenziali commensali a cena. D’altra parte entrambi sono d’accordo nell’indicare l’avversario numero uno Silvio Berlusconi come «politico più temuto» nello scenario attuale, ma anche nel “buttare dalla torre” il varesino Roberto Maroni rispetto all’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. C’è sintonia anche sui temi caldi della campagna: per entrambi Pedemontana e treni dei pendolari sono prioritari rispetto alla terza pista di Malpensa (per Alfieri «può aspettare») e al potenziamento della A8.
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b.melazzini
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