Andrea Renzi e Matteo Imbrò per il futuro della Openjobmetis Varese? Radio mercato diffonde le sue prime voci, accostando i nomi del centro ligure classe 1989 e del playmaker originario di Agrigento, nato nel 1994, al domani della squadra allenata da Paolo Moretti. Di sicuro, per ora, ci sono solo gli impedimenti: Renzi è legato alla Pallacanestro Trapani da un ulteriore anno di contratto, Imbrò ha messo l’inchiostro la scorsa estate su un impegno con Ferentino fino al 2018.
Tanto basterebbe a scoraggiare eventuali mire della Pallacanestro Varese? Dipende da fattori economici – intesi sia come “prezzo” di un’eventuale uscita concordata con le attuali società dei due, sia come disponibilità economiche che la Pallacanestro Varese potrà riversare sul prossimo mercato – e dalla volontà dei giocatori stessi, potenzialmente attirabili dalla possibilità di un ritorno nella massima serie del campionato italiano.
Un’esperienza che l’Andrea di Genova ha vissuto dal 2006 al 2010: 207 cm per 105 chilogrammi, Renzi ha assaggiato la serie A nel 2006 alla Benetton Treviso, contestualmente all’arrivo nel settore giovanile della Marca, consolidando poi la propria importanza in prima squadra nelle successive annate.
Passato alla neo-promossa Verona, brava a battere sul tempo tanti club di A1, nel 2012 – dopo due stagioni – Renzi arriva a Biella, prima di approdare a Trapani nel 2013 ed esplodere definitivamente, diventando un cardine della formazione siciliana. L’ultimo campionato lo ha visto secondo marcatore della Lightout Conad, con 17,8 punti di media (17 i punti a partita nei playoff, dove Trapani è stata eliminata al primo turno da Brescia).
Imbrò, 22 anni appena, ha già un curriculum piuttosto cospicuo: Licata, Trapani, Virtus Siena, Bologna “sponda” Eagles (l’anno in cui la Fortitudo si scisse in due anime) e poi la Virtus delle Due Torri, dove è stato il più giovane capitano nella storia bianconera.
Sorprendente il suo passaggio l’estate scorsa a Ferentino, in A2 Ovest, dove il regista ha disputato una stagione da 10,4 punti e 3,6 assist di media, raggiungendo i playoff nei quali i laziali hanno eliminato Casale al primo turno e stanno affrontando Treviso (spettatore di gara 1 anche Paolo Moretti, sul posto per dare manforte a suo figlio Davide, regista della De Longhi).
Grandi novità ieri, intanto, dall’assemblea della Legabasket che si è tenuta a Bologna: l’ex bandiera, presidente e gm della Pallacanestro Varese Cecco Vescovi sarà uno dei tre candidati alla presidenza della Confindustria dei canestri. Lo ha stabilito una commissione interna formata da Anna Cremascoli (Cantù), Davide Borsatti (Cremona), Giulio Iozzelli (Pistoia), Luigi Longhi (Trento) e Stefano Sardara (Sassari).Per succedere a Fernando Marino (formalmente, in realtà, la successione sarà con l’attuale presidente pro-tempore Bianchi) Vescovi se
la vedrà con Federico Fantini, direttore del Master in Strategie per il Business dello Sport organizzato dal gruppo Benetton, e Federico Zurleni, attuale direttore commerciale e marketing della Scuderia Ferrari. Vescovi, in corsa anche come consigliere comunale nelle prossime elezioni amministrative del Comune di Varese (lista civica a sostegno del candidato Paolo Orrigoni), godrebbe dell’appoggio – non di poco conto – dell’Olimpia Milano, grazie al buon rapporto sviluppato negli anni con il presidente dell’Ea7 Livio Proli.
Tra oggi e domani, infine, dovrebbe essere finalmente reso noto il nome del 22° presidente della storia della Pallacanestro Varese.
Chiusasi definitivamente l’era di Stefano Coppa dopo la relazione che lo stesso ha tenuto lunedì sera ai consorziati riunitisi al Palawhirlpool, il consiglio di amministrazione di Varese nel Cuore dovrà ufficializzare coloro che comporranno il prossimo cda della società di piazza Monte Grappa, indicando contestualmente le proprie volontà per il numero uno: caldi rimangono i nomi di Marco Vittorelli e di Fabrizio Fiorini, ma non sono da escludere sorprese.