L’Italia non cambia mai. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, che peraltro personalmente non lo tocca, il ministro Lupi si dimette. Una decisione saggia: ne guadagnerà il governo. Però il suo partito, l’Ncd, pensa di ricompensarlo subito con un incarico importante. Forse diventerà coordinatore generale, al posto di Quagliariello, o forse capogruppo alla Camera, al posto della De Girolamo. Mi viene in mente l’episodio che negli anni Settanta riguardò il ministro Lattanzio, dimessosi dopo la fuga di Kappler dall’ospedale militare di Roma. Si dimise dalla Difesa e ricevette poco dopo altri due ministeri. Non ci dobbiamo mai sorprendere, in questo curioso Paese.
Renzi e l’Ncd uniti per forza: dimissioni ovvie
