GALLARATE «Mi farebbe piacere, lunedì, chiamarti collega». L’auspicio del sindaco di Firenze Matteo Renzi va a Edoardo Guenzani. Il “rottamatore” è arrivato in città ieri pomeriggio, scusandosi per le due ore di ritardo accumulate in tangenziale, per tirare la volata al candidato del centrosinistra. «Fate un elenco di dieci persone, chiamatele, spiegate loro perché votare Guenzani», l’appello, «in questo modo avrete la possibilità di provocare quel cambiamento del quale tutti sentono il bisogno. Andando a chiedere il voto, restituite dignità alla politica e dite che Gallarate è di tutti».Il sindaco fiorentino ha citato don Lorenzo Milani: «Mi sono accorto che il mio problema è uguale al tuo. Sortirne da soli è avarizia, sortirne insieme è politica». Questo lo spirito che contrassegna
la politica come la intende Renzi, questo è lo spirito che ha voluto trasmettere a Guenzani e ai suoi sostenitori. «Quello che noi davvero vogliamo rottamare è la paura, l’idea che si trova lavoro perché si conosce qualcuno e non perché si conosce qualcosa». Ora, per vincere, «non giochiamo sulle divisioni altrui, bastano loro da soli a farlo». Occorre invece unità, «non state a guardare, Edoardo sarà il sindaco di tutti». La vittoria di Guenzani dipende anche da quello che faranno gli elettori del Carroccio: ufficialmente la Lega è equidistante, ma non sono mancati i segnali di apertura nei confronti del centrosinistra. L’ultimo proprio ieri pomeriggio, quando Renzi è stato accolto con tutti gli onori all’interno del «Lega point» di corso Italia.
s.bartolini
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