VARESE Renzina “nonna-social”: compirà 86 anni il 10 agosto, ha sette figli e undici nipoti ed è una grande sostenitrice dei social network e della tecnologia, in particolare di Facebook. «Non capisco come facciano le sessantenni a non dedicarci del tempo: ti aiuta e restare in contatto con il mondo, a non isolarti, anche se il contatto umano non è sostituibile», dice convinta Renzina Ceriani, assidua frequentatrice del social nonostante il polso destro rotto.«Con Facebook sono in contatto con Viola ad Amsterdam e con Benedetta in Australia (le nipoti): è qualcosa di eccezionale. Oggi poi con Skype ero in collegamento con Viola e un amico prete rumeno. Per Skype ho una fotocamerina e mia figlia mi ha regalato uno scanner nuovo facile da usare, che può fare anche da fax, così mi sono divertita un po’ a prendere le foto vecchie e a postarle sul mio profilo». Una passione per i social spinta dai nipoti e dai tanti loro amici che frequentano spesso la casa di Renzina. «In Facebook sono entrata subito: è stato mio nipote Stefano che faceva il
classico. Mi ha detto “nonna devi andare”, e mi ha messa lì. Sono stata subito circondata da molti giovani, gli amici di mio nipote. Sono stata una delle prime amiche della Chiesa di Milano, l’ottava per la precisione, così sono sempre aggiornata sulle novità». Internet e i social sono anche una compagnia: «Sono qui da sola, in questa casa, una volta che ho messo in ordine, pulisco il lavandino ogni volta che lavo le mani, cosa altro faccio? Sì leggo, soprattutto alla sera quando c’è silenzio, ma internet è un modo per tenere allenata la mente». Tutto, la passione e la dimestichezza con l’informatica arrivano dal marito, morto da oltre 30 anni. «Ricordo che il primo computer arrivò a Milano quando noi ci eravamo trasferiti a Varese da un anno: era il ’54-’55, occupava un intero locale e mio marito andò da solo a vederlo, io ero impegnata con i figli piccoli».Renzina, dunque, una sostenitrice della modernità ha anche la pec ed è campionessa nel videogioco Freecell.Ma non parlatele di Twitter: «Ci sono, ma non mi ci trovo proprio», confessa.
s.bartolini
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