Responsabilità sanitaria: il nuovo DDL divide meno e tutela di più, medici e infermieri soddisfatti

Sindacati di categoria plaudono al testo approvato dal Consiglio dei Ministri: «Non è uno scudo corporativo, ma una garanzia per professionisti e cittadini».

Il Disegno di Legge approvato dal Consiglio dei Ministri rappresenta, secondo i principali sindacati di medici e infermieri, un importante passo verso una riforma strutturale della responsabilità penale e civile degli operatori sanitari.

Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed, parla di «risultato significativo» anche grazie al lavoro del sindacato:

«Il DDL – sottolinea – definisce finalmente in modo organico i limiti della procedibilità penale in caso di colpa grave del medico, tutelando chi opera in situazioni complesse».

Di Silverio ringrazia il Ministro della Salute Orazio Schillaci per l’impegno mantenuto, ribadendo che la norma non rappresenta uno scudo corporativo, ma uno strumento per garantire cure più sicure grazie a professionisti meno esposti a cause infondate.

Il sostegno degli infermieri

Sulla stessa linea anche Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up, che evidenzia come il provvedimento riconosca finalmente le difficoltà operative del personale sanitario, dalla carenza di organico all’emergenza continua fino alla complessità del lavoro in équipe.

«È fondamentale – dichiara – che anche gli infermieri e tutte le professioni sanitarie, che condividono responsabilità e carichi di lavoro con i medici, siano giudicati con criteri più realistici e aggiornati».

De Palma auspica ora che il Parlamento completi rapidamente l’iter legislativo, offrendo pieno riconoscimento al ruolo delle professioni sanitarie nella tutela della salute pubblica.