Rete di Hartmann, Feng Shui e geopatie

Rete di Hartmann, Feng Shui e geopatie sono tutti termini associati alla sostenibilità e alla riduzione degli impatti ambientali teorizzati dalla bioedilizia. Ma cosa vogliono dire?

Negli ultimi anni sempre più spesso sentiamo parlare di bioedilizia e spesso a questa tecnica che presuppone un atteggiamento corretto verso l’ecologia vengono associati anche altri termini quali rete di Hartmann, Feng Shui e le geopatie.

Entriamo un po’ di più nello specifico e cerchiamo di capire di cosa si parla.

Reticoli geomagnetici: Fin dall’antichità le divinazioni prevedevano l’uso delle bacchette di legno come strumento per la predizione del futuro, per interpretare il volere degli Dei o per poter incrementare la percezione delle radiazioni provenienti dal terreno in prossimità di acque sotterranee o di filoni minerali. La disciplina della rabdomanzia e della radioestesia si sono conservate ed adattate nella storia e sono giunte sino ai giorni nostri. Agli inizi del novecento sono riconducibili studi per l’identificazione di punti geopatogeni e negli anni 50 Ernst Hartmann in uno studio correlò la disposizione del letto con la salute di chi ci dormiva. Nello studio proclamò la scoperta di una rete elettromagnetica che si estendeva su tutto il pianeta con direzione Nord/Sud e con direzione Est/Ovest. Tale reticolo sarebbe costituito da fasce  energetiche larghe circa 21 cm e intervallate ogni 200 cm verso nord e ogni 250 verso est.

Nel tempo seguirono ulteriori studi sull’ argomento e Curry annunciò la scoperta di una seconda rete energetica, (rete di Curry) che sarebbe costituita da fasce energetiche larghe 40 cm, disposte diagonalmente rispetto a quelle di Hartmann, e che si intervallerebbero ogni 350 cm verso NE e verso SO.

Le due reti non interferirebbero tra loro e i punti che vengono ritenuti dannosi per l’uomo sarebbero i nodi tra le fasce poste perpendicolarmente appartenenti allo stesso campo magnetico. Detti nodi sarebbero in grado di canalizzare radiazioni localizzate che indurrebbero cambiamenti di alcune sostanze del corpo quali serotonina, calcio e zinco e provocando stress geopatico ed in alcuni casi inducendo la formazione di tumori. Pertanto i sostenitori di tale teoria sorreggono la necessità di creare delle “mappe delle zone di disturbo” all’interno delle abitazioni al fine di arredare evitando di far coincidere i luoghi di maggior sosta con i nodi nocivi.

Feng Shui: Trattasi di una dottrina geomantica che viene cronologicamente fatta risalire al V secolo a.C., (letteralmente è traducibile in vento ed acqua) che ricerca l’equilibrio fra l’essere e il luogo in una relazione spaziotemporale. Il Feng Shui è una disciplina antica, basata sulla filosofia cinese che pone lo sviluppo degli eventi naturali in relazione alla nostra energia vitale, e nell’ architettura pone una base all’osservazione del luogo sul quale deve essere realizzato un edificio. L’attenzione è rivolta alla natura del contesto, ai fenomeni naturali manifesti, alla stagione, agli avvenimenti astrologici in corso e alle influenze che tali caratteristiche hanno sulle conformazioni energetiche degli occupanti.

Venivano prese in considerazioni le conformazioni topografiche dei luoghi, le conformazioni dei rilievi, le idrografie, i venti oltre che alle strutture antropiche già insediate nel contesto come strade, ponti, altezza e forme di edifici, ecc…

Questa dottrina era relativa sia alle dimore che ai sepolcri, in quanto una non corretta realizzazione di entrambe avrebbe potuto portare effetti negativi oltre che agli occupanti (per quanto riguarda l’abitazione), anche ai discendenti di questi, agli ospiti e alle persone che risiedevano in prossimità.

Quanto sopra risulta una semplificazione estrema di una dottrina molto più ampia e che necessita di una disamina più approfondita che può sembrare solo una raccolta di superstizioni, ma raccoglie anche delle norme di buon senso (avere accesso a dell’ acqua corrente nei pressi dell’ abitazione, optare per delle piantumazioni in adiacenza dei prospetti per fruire di frangivento e ombreggianti naturali) ed estetiche cercando un armonizzazione tra il contesto naturale e il costruito senza tentare di dominarlo.  Di tale dottrina oggi spesso si fa una reinterpretazione volgarizzata e sfruttarne alcuni principi la porta ad essere una sorta di corrente spirituale per un adeguamento alla moda dei locali di abitazione.

Geopatia: vengono definiti tali quei disturbi indotti da particolari condizioni di campo elettromagnetico  causato da radiazioni di causa naturale. Tale campo elettromagnetico sarebbe causato da rete di Hartmann e rete di Curry, corsi d’acqua sotterranei, depositi minerali.    

Abbiamo visto quali potrebbero dunque essere alcune fonti di contaminazioni elettromagnetiche che sarebbero alla base delle geopatie e come la dottrina geomantica taoista ha cercato di porre rimedio mettendo attenzione alle disposizioni interne nelle nostre abitazioni e curando nei particolari anche i colori e gli orientamenti degli arredi.

Va ricordato che le reti di Hartmann e di Curry, nonostante siano state esposte da dei ricercatori e numerosi studiosi hanno convogliato le loro ricerche nel verificarne la veridicità, tutt’ora non sono suffragate da verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico. Anche il Feng Shui che nonostante persegui il benessere dell’individuo approcciando al problema delle geopatologie in chiave spirituale, deve essere comunque interpretato sotto questa chiave di lettura. Le geopatie si manifesterebbero attraverso senso di apatia, inappetenza, pallore, pelle fredda, mancanza di energia e disturbi del sonno, tachicardia, iperattività, insonnia, sete frequente e disturbi cutanei, ma tali disturbi sono anche associabili alle sindromi dell’edificio malato.

Le sindromi da edificio malato a differenza delle geopatie derivate da campi elettrici difficilmente rilevabili, sono manifestazioni di problematiche correlate allo stato fisico/chimico degli edifici. L’inquinamento indoor è un fenomeno noto e provato che viene spesso confuso al profano con geopatologie che non trovano riscontro scientifico.

Lo stesso Feng Shui può essere visto come un’ antesignano codice d’igiene che pone l’attenzione su problematiche riferite all’abitare. Dissociando infatti la spiritualità che sta dietro alla dottrina e riportando l’attenzione alla parte edile della tematica possiamo vedere come si incentivino disposizioni interne legate all’orientamento elio termico, finestre ampie, eliminazione del superfluo, arredi naturali e uso dei colori. Tali approcci sono correlabili ad una buona fruizione degli immobili migliorandone efficienza energetiche e prevenendo alcuni sintomi riscontrabili nell’edificio malato.

Argomenteremo meglio il capitolo dell’edificio malato in un prossimo articolo. Pertanto sperando di aver dato una maggior chiarezza o perlomeno avervi invogliato a delle ricerche più complete vi aspettiamo  settimana prossima analizzando una nuova tematica legata al benessere.

Carmine Provenzano studio Eureka Equipe