Riecco i truffatori “radioattivi” Ma la nonnina li mette in fuga

Truffatori “radioattivi” di nuovo in azione nel Varesotto ma la nonnina li ha messi in fuga.

È accaduto ieri mattina a Bolladello di Cairate. Due finti addetti dell’acquedotto hanno preso di mira un cortile nel quale vive una signora di 75 anni determinati a truffarla con una scusa altisonante: quella del materiale radioattivo. Ma non avevano fatto i conti con la sua reattività. Un’anziana combattiva, per nulla intimorita di fronte ai due individui che volevano intrufolarsi nella sua abitazione con la scusa di un controllo al funzionamento del contatore dell’acqua. «Stiamo verificando la fuoriuscita di radiazioni dagli impianti». Con questa banale osservazione i due truffatori hanno tentato di farsi largo nella casa della signora, ma la nonnina si è subito insospettita. I due individui, infatti, attrezzati di tutto punto, dopo aver controllato il contatore esterno hanno chiesto all’inquilina di poter ripetere l’operazione anche dentro il suo appartamento. Una richiesta che la pensionata ha rigettato subito al mittente evitando di essere truffata.

I due finti addetti della rete idrica con tutta probabilità, approfittando dell’ingenuità della signora, le avrebbero saccheggiato casa, ma questa volta qualcosa è andata storta. La signora non si è fidata e ha minacciato di chiamare gli agenti di polizia locale e i carabinieri per verificare se effettivamente a Cairate erano stati autorizzati degli specialisti delle radiazioni. La minaccia si è rivelata molto efficace perché nel giro di pochi minuti i due individui se la sono svignata facendo perdere le tracce. In un batter d’occhio si sono allontanati dal cortile di Bolladello, ma per una volta se ne sono dovuti andare a mani vuote. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Fagnano Olona,

coordinati dai colleghi della Compagnia di Busto Arsizio. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire un identikit dei due uomini anche se per il momento non ci sarebbero molti elementi concreti per risalire nel più breve tempo possibile alla loro identità. Già in passato i carabinieri si erano occupati delle cosiddette truffe “radioattive” tanto che un paio di individui erano finiti nei guai, denunciati proprio dai militari della Compagnia di Busto Arsizio. È molto probabile, però, che non ci siano collegamenti tra i fatti che si sono verificati nei mesi precedenti e quelli avvenuti a Cairate nelle ultime ore. Ma anche questi sono aspetti sui quali si sta ancora cercando di fare piena luce.

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