L’attesa attenua le passioni mediocri ed aumenta quelle più grandi. Dopo oltre un mese senza campionato (13 dicembre 2015 l’ultima di andata), riparte l’Eccellenza ed il Varese si trova di fronte il Verbano, oggi alle 14.30 al Franco Ossola. Un Verbano che vorrà sicuramente vendicarsi dopo essere stato regolato con un 6-0 tennistico nella gara d’andata.
Inizia per i biancorossi quella parte di stagione che, considerato il vantaggio in classifica, potrebbe trasformarsi in una cavalcata verso la Serie D. Però il cuore, senza la mente, rende ingenui, e proprio per questo il primo errore da non commettere ora sarebbe quello di considerare la promozione come cosa fatta, sottovalutando le squadre che il Varese si troverà dinanzi sul suo cammino da qui a fine stagione. A Masnago oggi arriva il Verbano di mister e di patron , una squadra che negli ultimi mesi è cresciuta in maniera esponenziale fino a raggiungere la seconda piazza al pari con l’Arconatese. A maggior ragione, l’avversario deve fare ancora più paura. A Besozzo, la volontà di fare uno sgambetto al grande Varese è più di un sogno, anche se patron Barbarito preferisce volare basso: «Sinceramente non vediamo l’ora di giocare al Franco Ossola, perché non abbiamo nulla da perdere e verremo a divertirci. Per noi è una soddisfazione scendere in campo in uno Stadio che ha visto giocare tutte le più grandi squadre di Serie A. Noi veniamo a fare la nostra partita, cercando di dare del filo da torcere al Varese anche se siamo tutti consapevoli di avere di fronte una squadra che è oggettivamente fuori categoria».
A Besozzo, e lo dicono chiaramente, i sei gol dell’andata ancora non li hanno digeriti: «Lo confermo, i sei gol presi ancora ci bruciano, però dovremo limitare i danni anche stavolta perché conosciamo la forza del Varese. Per la legge dei grandi numeri, prima o poi anche le squadre più grandi perdono. Magari il destino ci permette di vincere al Franco Ossola, però il Varese sa cosa vuole, sa dove deve arrivare e difficilmente ci sottovaluterà. Nonostante questo posso dire che il mio Verbano
è in crescita, questi ragazzi sono giovani ed hanno fame, hanno voglia di sorprendere e ve ne accorgerete». Prima della gara di andata aveva firmato per l’incasso, accettando anche un’eventuale sconfitta. Stavolta si cambia registro: «Visto che l’incasso non lo faccio io, firmo per portare a casa qualche punto, il più possibile. Spero di non tornare a mani vuote, e se non raccoglieremo nulla, mi auguro quantomeno una grande prova. Se dovesse vincere il Varese, come credo, sarò il primo a fare i complimenti».
Dall’altro lato del guado, a Varese, è tutto pronto per il ritorno in campo con una piacevole novità tra i titolari:
, il vero colpo di gennaio secondo il ds : «Gazo torna titolare e siamo contenti di questo, lui sa che dovrà darci qualcosa in più ma ha bisogno di tempo perché è un mediano di quantità, non solo di qualità. Rivederlo a pieno regime è una soddisfazione». Un’avversaria come il Verbano alla ripresa non è certo il migliore dei risvegli: «Il rischio di sottovalutare una sfida, soprattutto la prima dopo la sosta, c’è sempre per tutti, non solo per chi è davanti. I fattori in gioco sono molti, come ad esempio la quantità di lavoro svolto durante la sosta. Noi abbiamo caricato anche durante le feste, il Verbano ha riposato di più e ha lavorato di scarico. Abbiamo parlato con i ragazzi, non correremo il rischio di farci sorprendere dai nostri avversari. Vincere oggi sarebbe fondamentale, più di tante altre volte, perché sarebbe ulteriore sicurezza nei nostri mezzi e per il futuro. Ancora non abbiamo vinto niente, dobbiamo conquistarci tutto».