– Una comunicazione più efficace. Magari affidandosi anche ai social network. Lo promette l’amministratore unico di Amsc , dopo che sabato molti hanno esposto i rifiuti, dimenticando che la raccolta a porta a porta è sospesa in occasione delle feste.
Come appunto Ognissanti, caduta lo scorso sabato. Il fatto è che molti hanno dimenticato la sospensione del servizio prevista per sabato. Nessun comunicato ufficiale da parte di Amsc, nessun annuncio sul sito. Se non generico avviso relativo al fatto che la raccolta porta a porta non viene effettuata in occasione delle festività.
Risultato, appunto, sacchi ammucchiati per la strada. Da Moriggia ai Ronchi, arrivando fino in centro, sono molti i gallaratesi che venerdì sera hanno esposto i sacchi viola del secco e quelli gialli della plastica, i bidoni verdi del vetro e quelli marroni dell’umido. E che probabilmente, vedendo che sabato mattina non sono stati rimossi, si saranno domandanti il perché.
Domanda che si saranno posti ieri mattina anche i bidelli delle scuole primarie di via Padre Lega: nello spiazzo di fronte all’ingresso sabato c’erano una decina di sacchi dell’immondizia, segno che anche qui sarebbe servita una comunicazione migliore da parte di Amsc.
«Questa sollecitazione ci ha colto un po’ di sorpresa, negli altri anni non veniva fatto un comunicato specifico», spiega al telefono Spairani. Salvo correggere il tiro quando gli si fa notare il contrario. «Verificherò», afferma, «ma se è così è giusto continuare a farlo, del resto non ci costa nulla». Il punto, però, non è avvisare i giornali. Ma ricordare ai cittadini che ci sono giornate nelle quali i rifiuti non devono essere esposti. E a questo scopo l’utilizzo dei social network potrebbe risultare molto più efficace.
«Aprire una pagina Facebook? Accolgo il suggerimento», afferma l’amministratore unico, «oggi si utilizzano questi strumenti, non escludo che potremmo farlo anche noi». Del resto, come sottolinea lo stesso Spairani, «noi dobbiamo fare i conti con i costi». E il social network blu «è gratuito e lo sarà per sempre», come recita lo slogan sull’home page.
Il numero uno di via Aleardi si scusa per il disagio che si è verificato sabato, ma difende il personale: «mi dispiace se si sono creati dei problemi. La gente che lavora in azienda può commettere degli errori, ma di sicuro si dà da fare». E per il futuro «provvederemo a trovare delle modalità di comunicazione più interessanti».