VARESE “Varese fai la differenza” chiedeva Aspem ai varesini poco meno di due mesi. E, complice il timore di ritrovarsi a pagare una multa salata, Varese ha risposto all’appello.La raccolta differenziata è passata dal 47,78% dell’aprile 2011 al 54,78% dello stesso mese di quest’anno, facendo registrare un picco su umido (+10%) e plastica (+9,5%).Numeri confortanti per l’amministrazione comunale e la società del gruppo A2a che ora prosegue nella sperimentazione avviata per raggiungere una percentuale di smaltimento pari al 65%, contenendo i costi e migliorando la qualità dell’ambiente. È toccato ieri all’amministratore delegato della società, Massimiliano Masi, affiancato dal presidente William Malnati e dal sindaco di Varese, Attilio Fontana, lanciare ufficiale la “fase due” dell’operazione-riciclo. Dai manifesti “Varese non è Pordenone (e Salerno)” affiancati dai cartellini gialli di ammonimento recapitati ai cittadini poco attenti alla raccolta differenziata, si passa quindi alla sanzioni. Che non saranno “a pioggia” ma destinati a reprimere gli abusi più gravi e reiterati. Ogni ammonimento costerà cinquanta euro perché – ha chiarito Malnati – l’obiettivo di Palazzo Estense non è far cassa ma migliorare la sensibilità della cittadinanza.Una eventuale terza fase – la cui decorrenza dipenderà dall’esito di quella in rampa di partenza – interesserà tutti i cittadini colti in errore, indiscriminatamente. «Ma penso che non ci sarà bisogno di arrivarci perché i nostri cittadini hanno risposto
fino ad ora molto bene» ha scandito Fontana.Prova ne sono i 28mila contatti registrati dal sito sul quale Aspem ha riunito tutte le indicazioni utili per una differenziazione corretta e l’impennata di richieste di contenitori per lo smaltimento (duemila in più nel mese di aprile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).In calo anche i “cartellini gialli” – ovvero gli avvisi di errore – scesi dai settemila della prima settimana di sperimentazione agli attuali 1.900. Certo alcune criticità rimangono: «Per aiutare gli stranieri abbiamo stampato opuscoli informativi in albanese, ucraino, spagnolo, rumeno, arabo e cinese» hanno annunciato Masi e Malnati, mente si sono susseguiti più incontri con gli amministratori di condominio, dove si concentra la maggiore percentuale di errore legata soprattutto all’umido e alla carta gettati nel sacco viola: «Abbiamo stampato per loro locandine-guida da affiggere nelle aree di raccolta e cercato di risolvere problematiche legate agli spazi».Sono in arrivo anche avvisi “ad hoc” con la quale i cento operatori Aspem in servizio a Varese indicheranno il tipo di materiale improprio rilevato: umido, carta, vetro, plastica, alluminio e tetrapak. Basterà? Questo è l’obiettivo di un investimento complessivamente stimato in centomila euro e i cui riscontri maggiori dovrebbero arrivare entro il 2013. Soprattutto in centro e negli uffici, comparti che ancora necessitano di interventi per la messa a regime dei miglioramenti nella differenziazione.
s.bartolini
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