– C’erano padre e figlio che da esperti “artigiani” dell’auto ringiovanivano le vetture usate togliendo chilometraggio, poi c’erano due fratelli che procacciavano i clienti facendo da intermediari, c’erano i titolari di concessionarie compiacenti che quelle auto taroccate le vendevano. Alla fine c’erano i malcapitati compratori che si ritrovavano con un pacco. In quattro sono stati arrestati questa mattina dagli uomini della polizia stradale di Varese, guidati dal comandante Gianfranco Martorano, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio.
Si tratta di Marco Gandini 51 anni di Paderno D’Adda (Lecco), il figlio Alessandro Gandini 26 anni di Verderio (Lecco) (ovvero i meccanici che effettuavano il lavoro utilizzando due furgoni trasformati in officine mobili) e dei fratelli Domenico Marchetta 43 anni di Brienno (Como) e Alessandro Marchetta 29 anni di Binago (Como), due rivenditori comaschi. Indagato anche un altro “apprendista stregone” Juan Carlos Rodriguez, 46 anni di Calco (Lecco) che i Gandini stavano istruendo alla magica arte del ringiovanimento delle auto visto il costante aumento del “lavoro”. Si stima che il giro d’affari fosse di tre milioni di euro l’anno. Indagati per frode commerciale in concorso anche 11 titolari di concessionarie con sede nelle province di Varese, Como e Lecco. L’inchiesta della Stradale di Varese è partita un anno fa: al momento si stima che siano un centinaio le vetture taroccate e rivendute, ma sono in corso altri accertamenti. «Temiamo che le vittime possano essere a migliaia – ha spiegato Martorano – perché l’attività, a quanto pare, andava avanti da anni». Gli inquirenti stanno identificando le vittime che potranno così denunciare a loro volta il danno subito.