Rischi e pericoli sulle strade. Ecco la mappa delle zone rosse

I numeri parlano chiaro: dal centro alle periferie la lista delle vie più pericolose per i pedoni del capoluogo. Via San Francesco, via Sacco e via Magenta le peggiori. Fuori dal centro “maglia nera” per via Crispi e viale Borri

L’ultimo rapporto Aci-Istat parla chiaro: le strade urbane della provincia sono quelle dove si registra il maggior numero di incidenti, quindi sono le più pericolose.

In provincia di Varese, nel 2015, il 66,98% degli incidenti si è verificato sulle strade urbane, con 17 morti (48,57%) e 2321 feriti (63,85%). I pedoni investiti mortalmente in totale sono stati 5, i pedoni feriti 297. Il tasso di mortalità per i pedoni sulle strade urbane è pari a 17,86 (il doppio del tasso di mortalità sulle strade urbane che è pari a 9,68). La maggior parte dei pedoni che hanno perso la vita negli incidenti avvenuti nel 2015 sulle strade della provincia sono over sessantacinquenni di entrambi i sessi.

Abbiamo quindi provato, esaminando il solo capoluogo come campione, a compilare una lista delle strade più rischiose (in particolare per i pedoni) partendo dal centro di Varese e spostandoci verso la periferia della città.

Proprio in Piazza Monte Grappa, su via San Francesco, c’è uno degli attraversamenti pedonali più a rischio, dove stranamente fino ad oggi non si sono verificati incidenti mortali: è posto proprio sulla curva. In un punto dove le auto, quando non c’è traffico, sono portate a correre per trovare verde il semaforo all’incrocio tra via Volta, Sacco e Veratti. Un altro punto molto pericoloso è il rettilineo di via Sacco, arrivando da via XXV Aprile: in alcune ore il sole acceca, ma è sempre l’effetto “corro per trovare il semaforo verde” che spinge gli automobilisti ad accelerare e, spesso, a travolgere i pedoni. Sempre nel ring del centro è da segnalare la pericolosità di via Magenta, dove sono avvenuti negli ultimi anni numerosi investimenti di pedoni (nel 2010 fu investita una coppia di anziani, lui morì sul colpo). Un discorso a parte va fatto per la zona delle stazioni, dove le persone attraversano alla rinfusa, spesso esponendosi a pericoli anche mortali.

Passiamo ora alle zone limitrofe al centro: via Crispi ha la maglia nera per gli investimenti di pedoni, così come viale Borri, che è in assoluto la strada di Varese dove, in un anno, avvengono più incidenti tra investimenti, tamponamenti e frontali. La sicurezza in via Sanvito e in viale dei Mille è stata potenziata con illuminazione mirata sugli attraversamenti e, nel caso di viale dei Mille, un nuovo attraversamento innovativo, che si aziona a chiamata.

Un altro punto critico è via Virgilio a Sant’Ambrogio, dove la causa degli incidenti va ricercata nell’effetto-sole che abbaglia (negli ultimi dieci anni, in quel tratto, ci sono stati due mortali). Una vera e propria piaga è l’alta velocità. Ad esempio, sulla provinciale della Rasa, sono stati registrati di giorno 5200 passaggi medi di autoveicoli di cui l’87,4% viaggiava oltre il limite, con punte di 121 chilometri all’ora. Di notte, sulla stessa strada, su 380 passaggi medi, il 94% era oltre il limite con punte di 107 chilometri all’ora.

In via Saffi di giorno, su 3674 passaggi medi quotidiani, il 63% viaggiava oltre il limite con punte registrate di 110 chilometri all’ora; mentre di notte, su 194 passaggi medi, il 71,8% non rispettava i limiti di velocità, con punte di 119 chilometri all’ora. In via Giordani sono stati accertati casi di automobili che viaggiavano a oltre 100 chilometri all’ora di giorno e fino a 90 chilometri all’ora di notte.

Risultano ad alto tasso di criticità anche le strade secondarie che, usate come scorciatoie per tagliare il traffico, si trasformano in veri e propri trampolini di lancio, come via Tasso e via Mulini Grassi.