«Risvegliamo l’anima del Castello»

Martedì al centro parrocchiale del Lazzaretto di Belforte andrà in scena il primo convegno di Studi Storici attorno all’edificio

Da qualche giorno al Castello di Belforte si respira aria di novità. Sì, perché martedì 31 ottobre, dalle 9 alle 13 al Nuovo Centro Parrocchiale del Lazzaretto, grazie all’ospitalità congiunta del parroco e del vicario e prete residente , si svolgerà la prima edizione del Convegno di Studi Storici “Voci sul Castello” organizzato dalla costituenda Associazione “Amici di Belforte”.

Promotore del simposio è, già assessore al Lavori Pubblici negli anni Ottanta, da sempre impegnato nella tutela del patrimonio monumentale ed artistico locale. Nel cascinale in cui dalla seconda metà del Seicento si era trasformato il nucleo di palazzo Biumi, Giuseppe ha avuto i suoi antenati: papà Carluccio, nonno Terenzio e nonna Linda. «Dobbiamo riaprire il “caso” del castello di Belforte, che da troppo tempo è bloccato per intoppi di vario genere, in primis economico-burocratici, e per farlo è necessario risvegliare le coscienze intorno all’importanza storica, artistica, sociale dell’antico edificio che da un cinquantennio è disabitato e abbandonato all’incuria».

Un dimenticatoio nel quale giace in particolare da un decennio esatto, dagli ultimi interventi di restauro finanziati da Iper. «È per questo che abbiamo tentato di far convergere in questo convegno molteplici voci autorevoli, ciascuna dalla sua personale prospettiva di studio o di vita vissuta, intorno all’antico maniero che vide nel XII secolo il passaggio di Federico Barbarossa». Dall’incontro di queste voci, e dal dialogo con il pubblico presente –

attore a sua volta, in quanto in larga parte fortemente coinvolto a vari livelli dall’argomento – si darà vita ad un Comitato di Amici del Castello il cui obiettivo è occuparsi a pieno titolo del recupero e della destinazione d’uso del rudere, così com’è stato possibile per altri monumenti di grande importanza nei decenni passati grazie all’opera dei Comitati di tutela e restauro sorti in alcune castellanze come Bosto, Bizzozero, Masnago.

Il convegno si aprirà con un intenso dialogo fra , l’ultima castellana, e Giuseppe Terziroli, su reminiscenze di vita vissuta dalla comunità di famiglie che popolavano il Castello fino agli anni Sessanta.

L’anima locale si alternerà negli interventi con illustri studiosi del territorio, da (Il Castello in relazione alla storia dell’arte) all’architetto (Retrospettiva sui recenti restauri del Castello), da (Storia ed araldica della famiglia Biumi) a (Scorci d’archivio su Biumo e Belforte fra XVI e XVIII secolo e relativi itinerari processionali) passando per (Delusioni passate e speranze future per il Castello di Belforte), (Presentazione del Progetto di Italia Nostra sul Castello di Belforte), (Il Castello di Belforte secondo una prospettiva magica e letteraria) e (La mia Belforte da bambino).