Robe da Bof Apriamo il sacchetto dei ricordi

«Notte i n bianco sul divano. Chiudendo gli occhi mi sembrava di spegnere qualcosa. Stamattina alle sette colazione con i sardi. Alle otto colazione con la famiglia della Margherita. Adesso sì, che posso anche dormire. Famiglia e amici come voi. Sono l’uomo più ricco del mondo».

Ieri mattina Roberto Bof ci ha scritto questo messaggio: dopo una notte insonne, dopo troppe emozioni, dopo l’adrenalina che ti sa regalare solo la sensazione di aver reso felice qualcun altro. Già: la serata del Vela è passata e se n’è andata via come il giorno di Natale. Troppo intensa, troppo piena, troppo bella, troppo breve. È passata lasciandoci addosso un bel po’ di cose: cose che faremmo bene a tenerci lì per un po’, prima di dimenticarcele e tornare in astinenza da “robe da Bof”.

Lo chiamiamo così, tutte quello che ci è bombardato addosso in una sera durata tanto (inchiodati sulle poltrone fino alla una) ma comunque troppo poco. E siccome non abbiamo ancora fatto in tempo a riordinare tutto quello che ci è successo, apriamo il sacco della mente e buttiamo fuori quello che viene: magari ci aiuta a capire un po’ di più.

E allora, via. I saluti: prima, durante, dopo. La nostra amica Bebe Vio e i suoi magici genitori capaci di far sorridere il mondo. La piccola Margherita, nata senza un braccio ma con un sorriso grande così e, anche qui, due genitori incredibili («Siamo così perché lei ce lo chiede tutti i giorni» ci hanno detto a fine serata).

E ancora. Devis Mangia che nemmeno questa volta è voluto mancare, salendo sul palco per dire parole che non hanno nascosto l’emozione. Riccardo, e la sua gioia contagiosa dopo l’esibizione sul tappeto da ginnastica, davanti al mondo. Rita Cuccuru la conoscevamo già perché a correre con lei a Berlino c’eravamo pure noi: non conoscevamo la sua famiglia e le lacrime di quel papà sono diventate lacrime anche nostre.

Mica finita. La squadra di basket in carrozzina che ancora una volta ci ha dato un motivo in più per gridare “Forza Cimberio” e la banda di matti degli sciatori: da Nicola in giù.

Dimentichiamo qualcuno? No: semplicemente, qualcuno abbiamo deciso di tenercelo per noi, e solo per noi.

Ce ne andiamo con un’immagine, l’ultima. Su quel video finale – forte, cattivo, bastardo – che il Bof ci ha sparato, hanno pianto tutti. Abbiamo pianto anche noi, che quelle immagini in bianco e nero degli ospiti de La Nostra Famiglia le avevamo già viste tante volte. Ci è scappato lo sguardo in platea, dove stava seduto Stefano Sottili: e non ce l’abbiamo fatta a non vedere le sue lacrime. Sì: il Bof ce l’ha fatta anche stavolta. Ha fatto piangere l’allenatore del Varese, e l’ha conquistato.

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